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La Favola Benevento

  03 Maggio 2021

Bentornato in A, Benevento. Ora la Strega vuol trasformarsi in una principessa

Com’è noto, la realtà calcistica partenopea esprime una sola squadra metropolitana, così da rendere la “fede azzurra” qualcosa di unico nel panorama nazionale, a livello di grandi città. Forse è proprio per questo che volendo allargare i propri orizzonti anche se poco lontano, il tifoso azzurro è da sempre simpatizzante delle “streghe”, identificando in questa espressione la squadra di Benevento, quest’anno tornata prepotentemente sulla ribalta della serie A, dopo una cavalcata entusiasmante nel torneo cadetto, vinto per distacco. Ecco quindi che il derby campano si trasforma sempre e solo in una grande festa delle due colorite tifoserie, derby – quest’anno – conclusisi entrambi a favore del Napoli. Si tratta del 2° sbarco in serie A, dopo la sfortunata stagione di tre anni fa, quando il gruppo presieduto dall’industriale Oreste Vigorito commise l’errore – dopo un torneo di B largamente comandato – di riproporre la stessa intelaiatura di squadra anche in serie A, andando incontro ad una serie di sconfitte, tanto da farla ritornare nella serie inferiore dopo appena un anno.

Ma dalle macerie di quell’anno e rafforzato da quell’esperienza, patron Vigorito – attorniatosi da collaboratori di 1° livello (in primis il ds. napoletano Pasquale Foggia) – ha saputo ricostruire la “favola Benevento”, puntando le sue fiches su un tecnico bisognoso di ricostruirsi una reputazione all’altezza del suo glorioso passato, ovverosia Filippo (detto Pippo) Inzaghi, straordinario centravanti del Milan pluridecorato nonché campione del mondo 2006.

Questo mix di elementi (presidente capace di investire, un adeguato direttore sportivo e un eccellente tecnico) sta facendo della realtà beneventana un modello nel panorama della serie A, con prestazioni mai banali e tutte imperniate sulla grinta di uomini esperti come il difensore polacco Glik, il centravanti Lapadula, e alla freschezza – tutta partenopea – di elementi come Insigne jr., Schiattarella e Letizia.

Il cammino della squadra risulta, però, essere altalenante, anche in conseguenza di una stagione particolare come quella in corso, contrassegnata da tanti infortuni e dall’incognita Covid, pericolosamente in agguato. L’ossatura della squadra sembra essere certamente di buon livello, soprattutto per quanto attiene la difesa, così come il centrocampo. Ma è l’attacco il settore dove la squadra mostra evidenti lacune realizzative, nonostante la presenza di giocatori di discreto livello. Restano ancora da ben valutare le potenzialità del neo acquisto argentino Gaich, dal fisico possente, stile l’indimenticato “Pampa Sosa”.

Ne consegue che l’obiettivo del mantenimento della serie maggiore dovrà inevitabilmente passare attraverso la ricerca del goal più concreta ed efficace, così facendone salire il bottino, pena il diffondersi di ansie da respingere a tutti i costi e la perdita di conquistate certezze nella 1° parte della stagione.

Forza “stregoni”, Napoli e la Campania sono con voi.

di Antonio Di Luna

 

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