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Industria 4.0, il contrasto alla crisi economica

  15 Aprile 2021

Piano Industria 4.0, Piano Impresa 4.0 fino al Piano nazionale della Transizione 4.0

 

L’industria 4.0 è un processo che scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale ed è un fenomeno socio-economico molto complesso in continua evoluzione e non facilmente inquadrabile in precisi schemi. Finora le rivoluzioni industriali del mondo occidentale sono state tre: 1784 con la nascita della macchina a vapore e di conseguenza con lo sfruttamento della sua potenza per meccanizzare la produzione; 1870 con il via alla produzione di massa attraverso l’uso sempre più diffuso dell’elettricità, l’avvento del motore a scoppio e l’aumento dell’utilizzo del petrolio come nuova fonte energetica; 1970 con la nascita dell’informatica, dalla quale è scaturita l’era digitale destinata ad incrementare i livelli di automazione avvalendosi di sistemi elettronici.

La data d’inizio della quarta rivoluzione industriale non è ancora stabilita, probabilmente perché è tuttora in corso e solo a posteriori sarà possibile indicarne l’atto fondante. Esperti e osservatori stanno cercando di capire come cambierà il lavoro, quali nuove professionalità saranno necessarie e quali invece presto potrebbero scomparire. Secondo una ricerca, compenseranno parzialmente queste perdite: l’area finanziaria, il management, l’informatica e l’ingegneria. Al momento la scuola superiore e l’università non risultano ancora in grado di formare in modo adeguato gli studenti per garantire loro un inserimento efficace e rapido nel mondo del lavoro. Il lavoro acquista sempre di più le caratteristiche di lavoro intelligente, cioè di lavoro che mescola interventi manuali con forti capacità tecniche di analisi e diagnosi e in certi casi anche di ragionamento scientifico, con applicazione di conoscenze complesse.

Da una ricerca dell’EY (Ernst&Young), società nata a Londra nel 1989 che opera nel settore finanziario e che si impegna nel costruire un mondo del lavoro migliore cogliendo le opportunità che il cambiamento offre per una crescita economica più inclusiva, risulta che per il rilancio economico, l’Italia, deve accelerare sulla digitalizzazione in quanto Nord-Centro e Sud risultano ancora carenti.

L’Italia, nel contesto di un mondo sempre più globalizzato e connesso, rischia di rimanere indietro in assenza di un piano di investimenti in infrastrutture. L’autorevolezza e il prestigio di Draghi, e la lucidità del pensiero in relazione a temi così importanti per lo sviluppo del Paese e della nuova Europa sono elementi di garanzia che fanno immaginare quale sarà la direzione che prenderà il suo esecutivo. Vittorio Colao, ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale del Governo Draghi, lavora per la ripartenza dell’Italia, un paese ed un’economia travolti anche dall’emergenza Covid-19. Colao, ex amministratore delegato di Vodafone e manager internazionale, per la sua sfida alla “ripartenza” ha composto una squadra di eccellenze formata da Economisti, Giuristi e Scienziati, 17 membri che fanno parte di una commissione con ampi poteri.

La Regione Campania è stata la prima regione italiana ad adottare una legge accurata per quanto riguarda la questione dell’Industria 4.0, la Legge Regionale n.22/2016. Da questa normativa è nato il portale Fabbrica Intelligente, raggiungibile dal link www.campaniaindustria4puntozero.it pensato per dare una mano alle aziende e ai loro stakeholders, in modo interattivo, cioè fornendo loro un luogo in cui poter fare un primo screening e chiedere informazioni. L’industria 4.0 quindi in Campania è già una realtà.

di Laura Bufano

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