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Monopattini e biciclette: Napoli più ecologica

  17 Gennaio 2021

Le frontiere della mobilità puntano sui nuovi mezzi di trasporto covid&pollution free

L’incubo degli automobilisti sembra essere diventato realtà: ormai sempre più persone preferiscono spostarsi in bicicletta. E così, mentre il traffico rallenta, anche la curva epidemiologica potrebbe ridursi. La stessa sorte (e questa volta il dato è certo) riguarderà la concentrazione del particolato atmosferico e dei gas inquinanti nell’aria. Ma siamo certi che questa strategia sia realmente vantaggiosa e che Napoli sia pronta ad accogliere sempre più riders?

Beh, spostarsi privatamente e senza alcuna emissione per evitare i mezzi pubblici sovraffollati è di fatto una soluzione ideale. Su questo nessuno ha da ridire. Essere completamente soli inoltre azzera anche il rischio di contagiare eventuali passeggeri che si avrebbe spostandosi in automobile o con il motorino. Per non parlare poi dei costi! Pensate che una normale bicicletta elettrica ha, in media, un prezzo che si aggira intorno ai mille/duemila euro ed è esente da assicurazione, tassa di possesso e manutenzione costosa. Ma non solo, perché la recente iniziativa del governo (quella di rimborsare il 60% della spesa fino a un massimo di € 500) rende i prezzi accessibili a molte più persone.

L’alternativa per coloro che non amano particolarmente pedalare è il monopattino, anch’esso elettrico ma più economico e leggero. Per le ridotte dimensioni e per il minor peso il mezzo risulta anche più facilmente trasportabile a mano, consentendo ai proprietari di portarlo con sé in ufficio. Lo svantaggio, tuttavia, sta nella sua limitata velocità in strada e nel fatto che usarlo su sanpietrini o asfalto bagnato non è proprio il massimo del comfort.

A tutto questo va aggiunto il ben noto stile di guida partenopeo e l’assenza di piste ciclabili adeguate che di certo non rendono sicuro l’utilizzo di questi mezzi di trasporto. Ciò però non vuol dire che solo gli automobilisti siano pericolosi. Per “guidare” una bicicletta non occorre infatti alcuna patente. Questo vuol dire che anche i più giovani, spinti da un desiderio di sembrare adulti, hanno iniziato a percorrere le vie cittadine ignari, spesso, delle norme di precedenza.

Anche la conformazione del territorio è scoraggiante per chi non è fisicamente allenato. Napoli, lo sappiamo bene, è piena di salite e discese … un incubo per gli haters del fitness! Nonostante ciò, l’idea di trovare immediatamente un palo a cui legare le biciclette o di potersi portare il monopattino ripiegato in ufficio sembra allettare non poco i napoletani, abituati a lunghe esplorazioni interurbane alla ricerca di un posto auto.

Particolare attenzione va poi rivolta allo smaltimento delle batterie. Si tratta infatti di strumenti che trasformano l’energia chimica in energia elettrica (e viceversa durante la fase di ricarica) sfruttando alcune reazioni che avvengono al loro interno. Ciò vuol dire che sotto lo strato di metallo e plastica che le circonda si trovano delle sostanze spesso dannose per l’ambiente. Certo, con il tempo si sta puntando a soluzioni sempre più ecofriendly, ma per il momento gettare anche solo una di queste batterie tra i rifiuti normali comporta un grave danno all’ambiente.

Come sempre, il progresso richiede uno sforzo anche da parte del popolo il quale, per accogliere le innovazioni, è chiamato ad adeguarvi il proprio stile di vita. Sarà quindi una questione di abitudine? Solo il tempo potrà dircelo, per il momento l’unica certezza è la necessità di investire in mezzi sempre più all’avanguardia.

di Andrea Grillo

 

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