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La città che cambia

  01 Ottobre 2021

Nelle parole dei candidati alla carica di sindaco di Napoli, le priorità per i primi cento giorni di governo in caso di elezione

Le elezioni comunali del 3 e 4 ottobre rappresentano senza dubbio un momento di cambiamento e svolta per la città di Napoli. Esse arrivano mentre l’emergenza pandemica causata dal Covid non è ancora del tutto  superata e le conseguenze economiche e sociali da essa scaturite si fanno sentire con maggior vigore in una città, Napoli, già affetta da problemi endemici e mai risolti. In tal senso le risorse assicurate al nostro Paese dal Recovery Fund possono ridare fiato alla ripartenza del Paese e, in particolar modo, del Mezzogiorno d’Italia. Ecco perché la tornata elettorale di inizio autunno riveste un ruolo fondamentale per rimettere in moto le energie della città e rilanciarne l’immagine. In vista dell’insediamento della nuova amministrazione comunale, Dodici ha inteso, allora, confrontarsi con i candidati alla poltrona di sindaco chiedendo ad ognuno di loro di esprimere le priorità per i primi cento giorni di governo in caso di elezione. Un modo per provare a cogliere progetti, idee e spunti per la città che verrà. Sono tante, infatti, le sfide che attendono la nuova amministrazione comunale nei prossimi anni e l’occasione delle risorse provenienti dal Recovery Fund non può essere sprecata se si vuole provare a immaginare un nuovo modello di città proteso verso il futuro. Un modello che proprio intorno ad alcune delle priorità indicate  dal Recovery Fund, rigenerazione urbana  e trasformazione digitale in particolare,  possa rappresentare la svolta verso una  Napoli più moderna e maggiormente inclusiva.  

 

Antonio Bassolino (Candidato indipendente)  

Trasporto pubblico integrato, grandi aree  verdi, nuova funzione del mare 

Foto Bassolino

«Una delle priorità riguarda il trasporto pubblico locale che ha subito colpi durissimi: bisogna dunque avviare un percorso nuovo dagli autobus in servizio ai treni della metropolitana, ai guasti quotidiani sulle linee delle funicolari. ANM e CTP sono da superare, operando le scelte giuste per salvare i livelli occupazionali. Si deve puntare con risolutezza alla costruzione di una moderna  azienda metropolitana, fortemente capitalizzata, anche grazie alle risorse che verranno assegnate alla città con il Recovery Fund. Una grande operazione di modernizzazione che miri a dotare il nuovo parco macchine soprattutto di autobus elettrici. Sempre in tema di trasporti è necessario concludere il percorso della Linea 1 della Metropolitana. L’altro obiettivo non rinviabile è quello del rilancio della manutenzione urbana che riguarda strade, marciapiedi, spazi verdi e illuminazione. Si tratta di riscrivere un modello di gestione per questi servizi, prevedendo, nonostante il dissesto, adeguati stanziamenti in bilancio e trovando, per le aree a verde, forme di collaborazione con associazioni ed imprese private cittadine. Vi è poi la necessità di un vero e proprio “ripopolamento” di Palazzo San Giacomo, poiché nel tempo i dipendenti si sono drasticamente ridotti. I primi cento giorni del la nuova amministrazione dovranno essere spesi per ridare linfa al sistema Comune, in un processo di radicale riscrittura delle competenze e di riorganizzazione funzionale. In tal senso un importante obiettivo sarà l’indizione di una Conferenza Generale di Organizzazione e Ridefinizione dei compiti dell’Ente. Infine, Napoli è città di mare, ma, paradossalmente, senza la possibilità  di usufruirne. Si tratta, quindi, di ridisegnare le funzioni in relazione al proprio ambiente naturale. Servizi efficienti, trasporto pubblico integrato, grandi aree a verde, nuova funzione del mare sono obiettivi credibili e possibili. Vogliamo dare nuove opportunità alle donne ed agli uomini di questa straordinaria Napoli». 

 

Alessandra Clemente (Candidata indipendente) 

Valorizzazione della macchina amministrativa, infanzia, servizi sociali

Foto Clemente

«La mia priorità è quella di migliorare la macchina amministrativa valorizzandone le potenzialità e scardinando le criticità. Bisogna potenziare l’organico con risorse umane in grado di rendere più forti i servizi al cittadino e modernizzare la struttura attraverso la digitalizzazione dei sistemi e la sburocratizzazione dei processi. Solo negli  ultimi cinque anni il Comune ha perso il 60% dei dipendenti perché hanno raggiunto l’età pensionabile. In tal senso, nonostante il pre-dissesto, negli ultimi due anni siamo riusciti ad assumere mille persone. Ma questo non basta. Nei primi cento giorni presenterò quindi un piano per le assunzioni con bandi pubblici tanto per il Comune quanto per le nostre partecipate. Vi è poi il tema dell’infanzia che è  la priorità assoluta del mio programma. Nel  2011 a Napoli c’erano solo 37 nidi, oggi sono  raddoppiati: 71 servizi pubblici tra nidi, micro nidi e sezioni Primavera e altri 6 in via di  realizzazione. Il lavoro che ha fatto l’Assessorato alla scuola in questi anni è stato di  aumentare i nidi comunali a gestione diretta che oggi sono 45 e attivarne altri a gestione indiretta. Gli asili nido vanno moltiplicati e bisogna assicurarsi che siano presenti in ogni quartiere. Punterò tantissimo sulla costruzione di un’anagrafe del rischio così che  i bambini delle famiglie più fragili possano essere coinvolti insieme ai genitori in per corsi personalizzati e nel percorso di adozione sociale dedicato all’infanzia a rischio. Il fil rouge di tutti gli obiettivi è creare una città dei “quindici minuti” con parchi pubblici, asili e servizi essenziali per bambini, donne, anziani e disabili raggiungibili in ogni quartiere in 15 minuti a piedi. Napoli deve diventare una città sicura, accessibile e funzionale nella quale tutti e tutte possano vivere in modo armonioso e sereno. La città delle persone, unica nel mondo per identità e valori». 

 

Gaetano Manfredi (Candidato del Centro-sinistra) 

Riforma della macchina amministrativa comunale, contrasto alla povertà educativa, Napoli capitale europea 

Foto Manfredi

«Sono tante le questioni da affrontare nell’immediato per tornare ad erogare prima possibile i servizi essenziali ai cittadini in modo da garantire il rispetto dei loro diritti. La prima priorità è la riforma della macchina amministrativa comunale: senza una riorganizzazione interna che premi merito, competenza e professionalità delle giovani generazioni, non sarà possibile avere una città  funzionale ed efficiente. Serviranno quindi  allo stesso tempo capacità organizzativa, abilità progettuale e spirito visionario. Dobbiamo poi cogliere la grande opportunità rappresentata dalle direttrici del Recovery Plan: spendere bene le risorse europee è un dovere istituzionale e persino morale. Per questa ragione, ho lanciato una proposta a tutti i candidati sindaco delle città del Sud:  scriviamo insieme un Patto di contrasto alla povertà educativa, che costituisce il vero problema che attanaglia il Mezzogiorno. L’ambizione è costruire un sistema di welfare che metta insieme la programmazione degli enti pubblici con le iniziative dei soggetti privati per innescare un percorso virtuoso. In prospettiva, poi dobbiamo rendere Napoli a tutti gli effetti una capitale europea. Già è la capitale del Mezzogiorno, ma per qualche tempo si è scordata di esercitarne il ruolo. La nuova pagina che sta per aprirsi in Europa con il Recovery deve vedere la nostra città a pieno titolo rientrare tra le grandi città europee protagoniste della rinascita. Insieme alla sua ‘corona’ si contano oltre tre milioni di persone. È chiaro, perciò, che la nuova visione di sviluppo e di crescita è strettamente legata al futuro della sua area metropolitana. Napoli, la sua provincia, la Campania, il Sud, tutti strettamente legati in termini di sviluppo. Basti pensare che, quando nel 2025 sarà attiva la linea ad Alta Velocità tra il nostro capoluogo e Bari con una percorrenza di sole due ore rispetto alle quattro attuali, finalmente avremo un’asse privilegiato tra due grandi città metropolitane, in modo da attivare quel motore economico che può rilanciare l’intero Mezzogiorno».

 

Catello Maresca (Candidato del Centro-destra) 

Riordino e digitalizzazione della macchina amministrativa, gestione del patrimonio immobiliare, sicurezza e decoro nelle strade 

Foto Maresca

«Per anni i napoletani hanno ascoltato dalle sinistre promesse mai mantenute. Eppure non servono scelte eccezionali, ma solo la normalità. Riordino e digitalizzazione della macchina amministrativa, gestione del patrimonio immobiliare, sicurezza e decoro nelle nostre strade: durante i primi cento giorni alla guida della città saranno queste le mie priorità. Come primo passo mi impegno a riorganizzare la macchina comunale per migliorare la sua capacità di spendere. Nessuna risorsa dovrà rimanere più nel cassetto, come accaduto invece negli ultimi anni. Voglio poi istituire una task force per le pratiche di condono edilizio: a Napoli giacciano oltre sessantamila pratiche, vale a dire migliaia di euro sottratti alle casse del Comune che potrebbero essere investiti nella manutenzione ordinaria delle strade e del verde. Non dimentichiamo che il Comune ha regolarizzato l’occupazione abusiva di beni, anche di pregio, da parte di centri sociali estremisti e antagonisti, sacrificando così risorse economiche cruciali per i servizi da offrire alla città. Sono già al lavoro per rivoluzionare la gestione del patrimonio immobiliare pubblico, valorizzando e non regalandolo agli amici degli amici. Ultimo ma non meno importante il tema della sicurezza: utilizzerò la tecnologia per rafforzare i sistemi di videosorveglianza e restituire decoro alle nostre piazze. I napoletani hanno diritto a una città sicura».

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