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Editoriale di Luglio: vi presentiamo il nuovo numero!

  05 Luglio 2021

C’è un elemento nella natura che dà forza a tutte le cose: la bellezza. La stessa bellezza che permea il nostro territorio. Non a caso abbiamo scelto per la copertina una fotografia della nostra città che dalla collina di Posillipo degrada al mare fino a chiudere lo zoom sull’antico isolotto di Megaride, dove sorge l’imponente Castel dell’Ovo.  

Abbiamo pensato che la bellezza potesse essere la chiave di volta per la ripresa. Ricominciamo dalla bellezza. La bellezza naturale della Campania, delle sue coste che nascondono scrigni di rara fattura e del suo mare fonte di vita e futuro per il Pianeta. La bellezza della spontaneità del suo popolo con la capacità di cambiare, di voltare pagina senza recriminare sul passato e ricominciare. Non vediamo l’ora di ripartire e di ricostruire il futuro, senza dimenticare ciò che è stato il passato. 

E poi la bellezza vivace delle donne, punta di diamante per superare questa fase post-pandemia. Lo studio di Supriya Garikipati dell’Università di Liverpool e Uma Kamblampati di quella di Reading sostiene che i paesi in cui le donne emergono o guidano gli stati, stanno reagendo alla crisi da pandemia meglio degli altri: l’analisi evidenzia che la gestione femminile sia più intelligente, efficace, prudente e sapiente. In altre parole: strategica. Non abbiamo dimenticato che sono tre donne ad avere in mano i destini dell’Europa: Angela Merkel, Ursula von derLeyen, Christine Lagarde. Forse è per questo che, nel nuovo numero in uscita, abbiamo voluto mostrare l’operosità delle donne campane: ne è venuto fuori un quadro particolarmente fresco e dinamico di donne eccezionali, accomunate da un tratto: la visione coraggiosa. Donne non di facciata, ma scienziate, economiste, sociologhe e ambientaliste. Donne che provano a fare di questo mondo, un mondo migliore in cui vivere. Senza retorica, perché di quella siamo circondati, ma con la caparbietà delle loro idee e con la capacità di convinzione e coinvolgimento che hanno.  

E poi abbiamo rivolto lo sguardo alla fresca bellezza dei giovani, per riaccendere il motore economico della nostra nazione. Politici, economisti, statisti, sono tutti d’accordo: bisogna dare più spazio ai giovani, volano della nostra ripresa. «Da noi si dice “Ti devo insegnare e poi ti devo perdere” -afferma Erri de Luca- da Napoli ho imparato tutto e poi l’ho dovuta lasciare per una distanza irreparabile. Non sono più suo, ma sono uno che proviene da lei». Così è per i giovani che formiamo nelle nostre eccellenti università e che poi lasciamo andare via. Non sono solo un giacimento di ricchezza ma un vero motore di sviluppo sostenibile. Al Paese serve un piano strategico, una visione per attivare le generazioni più giovani, così da incrementare i livelli di produttività. Un Paese che, al momento, è incapace di mettersi dalla parte dei giovani che forma, incapace di una giustizia tra generazioni.  

Quante storie ci sono da raccontare. Quando abbiamo chiuso il numero, abbiamo provato un po’ di frustrazione: ci sono sempre tanti altri temi e personaggi che avremmo voluto presentarvi, ma lo spazio è mancato. In ogni caso ci troverete buone letture, nuove idee dalla redazione che, con il prezioso contributo ci permette sempre di realizzare un interessante e apprezzato lavoro e spero, molte sorprese.  

Buona lettura 

Il Direttore Responsabile,

Daniela Rocca

 

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