News

home > News> Riflettori accesi sulla Giornata della Terra 2021

Riflettori accesi sulla Giornata della Terra 2021

  22 Aprile 2021

L’Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra. Istituita nel 1970 dopo un gravissimo disastro ambientale causato da una fuoriuscita di petrolio a Santa Barbara in California, viene celebrato un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera. Quest’anno il tema è il Restore our Earth, ovvero“ripristina la tua Terra”. Ben venga, quindi, un evento green mondiale che ci ricordi di proteggere il nostro pianeta perché tra riscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, inquinamento da smog e microplastiche, non se la passa molto bene.

“Abbiamo spezzato i legami che ci univano al Creatore, agli altri esseri umani e al resto del creato. Abbiamo bisogno di risanare queste relazioni danneggiate, che sono essenziali per sostenere noi stessi e l’intero tessuto della vita. #EarthDay”. È il tweet di Papa Francesco nella Giornata della Terra.

La foto che ha fatto la storia, rivelandoci quanto il nostro pianeta sia fragile e con risorse limitate, fu quella scattata dall’astronauta William Anders durante la missione Apollo 8, nel 1968 che circumnavigò la Luna insieme a equipaggio. Per la prima volta fu possibile vedere la Terra sospesa nello spazio. Nel 1969 la missione dall’Apollo 11 vide lo sbarco sulla Luna di Armstrong e Aldrin e testimoniò che nello spazio ci sono solo deserti inospitali, non giardini fioriti come questo che ci ospita. La Terra è davvero qualcosa di speciale e di unico nel sistema solare.

Oggi consultando Google Earth è possibile scoprire quanto il nostro pianeta sia cambiato nella sua storia. Con una nuova funzionalità chiamata Timelapse in Google Earth, è possibile osservare quattro decenni di cambiamenti del pianeta: prove visive dei drastici cambiamenti in atto nel nostro mondo, inclusi gli effetti del cambiamento climatico e del comportamento umano.

Neppure il recente lockdown è riuscito a rilanciare il benessere del Pianeta: per pochi giorni si è avuta l’impressione che la natura si fosse ripresa il suo spazio con la delicatezza del suo equilibrio:  il mare era più cristallino, l’aria più respirabile e il cielo più terso. Poi le emissioni di CO2 sono schizzate nuovamente in alto. Tuttavia, sicuramente, ha insegnato che si può vivere in modo più semplice e frugale, ascoltando piuttosto che fare rumore. Ci ha insegnato che è possibile avere stili di vita e di consumo che rispettino l’ambiente, senza per questo fermare il benessere e il progresso tecnologico, anzi aiutandolo: abbiamo capito, per esempio, le potenzialità della cultura digitale e della smaterializzazione di molti consumi

La giornata della Terra ha come riferimento l’Agenda 2030 dell’ONU che ha posto alla comunità mondiale 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, ovvero di sviluppo armonico. La crisi globale causata dal Covid 19 farà rinviare alcuni degli obiettivi, in particolare quello per il superamento della povertà, della diseguaglianza tra i paesi, della solidarietà internazionale. L’emergenza da Covid 19 ci ha dimostrato come la crisi ambientale e i fenomeni globali siano interconessi: la relazione con i fenomeni migratori è complessa, ma è evidente come il cambiamento climatico aumenti le diseguaglianze e la fragilità delle persone più vulnerabili. Ricordiamo questo giorno per sempre perché la Terra è l’unica che abbiamo.

condividi su: