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Napoli Città Giovane: Meet me – Confronti Online con Alessandra Clemente

  12 Aprile 2021

«In un momento in cui non è possibile incontrarsi e discutere di persona, non ho voluto perdere la mia attitudine al confronto, franco e aperto con tutti. Per questo ho pensato a realizzare incontri periodici in rete in cui conoscerci, discutere e costruire insieme il programma dei prossimi anni».

 

Ogni giovedì alle 18.30 da gennaio a maggio in una campagna di ascolto che coinvolge la cittadinanza nella definizione e nell’organizzazione di una proposta politica per le elezioni amministrative del 2021, Alessandra Clemente incontra associazioni, comitati, cittadini, imprese, associazioni di categorie. A differenza di altri percorsi politici cittadini, questi incontri sono aperti e pubblici, chiunque può partecipare e a chiunque viene data parola per poter contribuire in chiave propositiva. Questa attività di ascolto infatti si basa sul coinvolgimento di punti di vista diversi, in grado di produrre una visione più complessa. Si è scelto di farsi assorbire da una comunità indagante, capace di accogliere le proposte divergenti e l’emergere dei conflitti come occasioni di mutuo apprendimento e di elaborazione di progetti più originali e creativi.

Perché un percorso partecipativo

La complessità delle città contemporanee rende inefficace qualsiasi intervento di cambiamento unidirezionale. Chiunque sia l’attore a proporlo e qualunque sforzo possa fare, la sua intenzione di trasformazione sarà fortemente osteggiata da un insieme di inerzie opposte dal contesto. Questo vuol dire che le città non cambiano? Chiaramente no, ma raramente si trasformano seguendo direzioni chiare, leggibili, univoche. Nei casi in cui questo avviene, è perché attori istituzionali, sociali ed economici producono un insieme complesso di sinergie e alleanze che spostano il cambiamento verso la direzione auspicata. Per questo, la condivisione attraverso un percorso di partecipazione e inclusione con il maggior numero di attori possibile non è solo una scelta di democrazia, ma diventa uno strumento di efficacia. Condividere sguardi, visioni e azioni aiuta al raggiungimento dei risultati.

I temi trattati finora

La città dei Giovani. I giovani rappresentano la vera e propria emergenza della nostra città. Mancanza di lavoro, di luoghi di incontro, di opportunità e di sostegno per i percorsi formativi sono accompagnati da una narrazione in cui i giovani rappresentano spesso un problema e mai una soluzione: dagli assembramenti alle baby gang. Sono convinta invece che i giovani, opportunamente formati e competenti, possono contribuire a risolvere una buona parte dei problemi e delle contraddizioni che hanno ereditato da chi ha oggi più “esperienza”. Per questo il primo incontro sarà a partire dalla centralità dei giovani, delle loro idee e del loro futuro nella città di Napoli.

La città delle Donne. È di pochi giorni fa, la fotografia offerta dalla pubblicazione del rapporto ISTAT sullo stato dell’occupazione in Italia che certifica la perdita di 444mila posti di lavoro durante il 2020 di questi il 98% riguarda le donne. Questo dato economico è esplicativo del prezzo che le donne stanno pagando alla crisi che stiamo vivendo. Nel contempo è sotto gli occhi di tutti la scarsa considerazione delle donne nella vita pubblica del nostro Paese: basti considerare gli attacchi macisti di cui è stata vittima Alessandra Clemente da parte di un esponente dell’istituzione regionale e la scarsa presenza delle donne in quello che dovrebbe rappresentare il governo di unità nazionale (solo 1 su 4 dei ministri sono donne).Queste vicende sottolineano come in Italia è fortemente attuale il tema della parità di genere e come il lavoro da fare in termini culturali è ancora tanto. L’intento dell’incontro è spostare l’attenzione dal piano personale a quello culturale e politico. I soprusi, l’essere sminuite per il proprio aspetto fisico avviene ogni giorno a tante donne.

La città del Sociale. La crisi pandemica di Covid-19 ha fortemente acuito le diseguaglianze già assai elevate e spesso cresciute negli ultimi trent’anni. Sono aumentate le diseguaglianze economiche (disparità di reddito, carenza di lavoro, povertà) sono aumentate le diseguaglianze sociali (qualità e accesso dei servizi pubblici essenziali). Sono aumentate le diseguaglianze territoriali tra aree ricche e povere del paese (Nord e Sud) tra grandi città e aree interne, tra centro città e quartieri periferici. Persistono le diseguaglianze di genere che colpiscono in particolar modo le donne e sono aumentate le diseguaglianze generazionale (l’età è una forte discriminante tra lavoro precario e stabile). In questo contesto una folta rete di realtà territoriali, organizzazioni del terzo settore, imprese sociali, istituzioni ed enti di prossimità costruiscono una rete solidale che consente di mitigare gli effetti nefasti di queste diseguaglianze. Una rete di competenze e di esperienze che si intende ascoltare e accogliere nelle loro istanze. Nella consapevolezza che amministrare una città è un’attività complessa e richiedere la messa a sistema di competenze plurali.

La città che produce. Chi vive e conosce la città sa quanto il tessuto produttivo sia cresciuto negli ultimi dieci anni, in particolar modo grazie all’incremento del settore turistico ma non solo. L’anno appena trascorso, tuttavia, ha fortemente danneggiato quanto costruito con i sacrifici di tanti napoletani che le istituzioni statali non hanno saputo proteggere in un momento di così forte crisi. Occorre invece rilanciare l’azione sulla città, accompagnando e valorizzando l’impresa e il lavoro. Solo così possiamo offrire un futuro ai giovani di questa città. Per questo è importante nella campagna di ascolto confrontarsi con imprese, associazioni di categoria, startup, cittadini e associazioni per ascoltare le difficoltà di questo momento di crisi ma soprattutto per recepire le proposte e arricchire la visione della città da costruire nei prossimi anni.

Alessandra Clemente, Assessore alla Politiche sociali, giovanili e innovazione del Comune di Napoli

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