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La Valle delle Ferriere, il fascino della natura primordiale

  06 Aprile 2021

Uno degli angoli ancora nascosti della Costiera Amalfitana, riserva naturale integrata dal 1972

 

Nel Comune di Scala, in Costiera Amalfitana, si trova un patrimonio naturalistico eccezionale tra i più incontaminati: la Valle delle Ferriere.

La presenza del fiume Canneto, la natura lussureggiante, le specie vegetali antichissime e rare, caratterizzano questo straordinario itinerario all’interno del Parco Regionale dei Monti Lattari.

Il percorso parte precisamente dalla frazione di Pontone, piccola frazione di Scala, sovrastata dai ruderi della chiesa di Sant’Eustachio (XII secolo), di cui resta in piedi solo l’abside. Da subito il percorso regala notevoli suggestioni, potendo ammirare dall’alto lo splendido scenario della valle e di Amalfi. Per la sua particolare conformazione, il vallone presenta un microclima davvero particolare: le temperature del fondo valle sono più fresche rispetto a quelle in cima determinando in questo modo anche una diversità di vegetazione.

Addentrandoci nel profondo vallone, con le ripide pareti delle montagne circostanti a fare da contorno, la natura e l’acqua del fiume Canneto diventano i protagonisti del nostro itinerario.

Storicamente il fiume oltre ad irrigare i campi forniva energia alle fabbriche preindustriali sviluppatesi nel Medioevo. La prima parte del percorso è denominata Valle delle Ferriere per la presenza di fabbriche specializzate nella lavorazione del ferro. In particolare si possono ammirare i ruderi di una ferriera risalente al Trecento dismessa poi nel Settecento; oggi, natura e archeologia industriale, si fondono assieme in un suggestivo effetto scenografico. Nella seconda parte del percorso, in direzione Amalfi, la valle prende il nome di Valle dei Mulini, per la presenza di antiche cartiere anch’esse alimentate dall’acqua del fiume.

Per l’elevato valore naturalistico la Valle delle Ferriere è una delle Riserve Biogenetiche Italiane, aree protette istituite allo scopo di conservare particolari caratteristiche genetiche delle specie che vivono al loro interno.Una delle tante particolarità di questa Valle è che conserva al suo interno un’ulteriore area protetta, la piccola Riserva Naturale Orientata, in quanto al suo interno si sono conservate condizioni climatiche davvero particolari: un microclima subtropicale molto raro, tipico dei paesi a forte piovosità come nel sud-est asiatico. L’accesso a quest’ultima riserva, è soggetta a prenotazioni, proprio per preservare il suo ecosistema di inestimabile valore scientifico e naturalistico.

È qui che è possibile ammirare la cascata del Canneto, un salto di 25 metri che il fiume compie nell’area protetta della Riserva Naturale della Valle delle Ferriere.

Inoltre è possibile vedere rarissime felci come la Woodwardia radicans o la Pteris Cretica che risalgono a 65 milioni di anni fa; oppure l’Erica Terminalis specie propria delle zone umide e submontane, e la Pinguicula Hirtiflora, una pianta carnivora che allo schiudersi dei petali le foglie secernono un liquido colloso per catturare e digerire gli insetti.

Tra gli animali si segnalano le salamandre, indicatori importanti della qualità ambientale, e la rana italica.

Lasciando alle spalle la Riserva Naturale Orientata, e superati i ruderi della vecchia ferriera, il percorso continua fino ad incontrare la valle dei Mulini. Il panorama comincia a cambiare e il paesaggio è caratterizzato dagli splendidi giardini “verticali” coltivati a limoni.

Poco prima di arrivare ad Amalfi è possibile incontrare anche il Museo della Carta allestito in un’antica cartiera risalente al XIII secolo dove si possono ammirare gli antichi macchinari usati nella produzione della carta.

Il percorso, cominciato da Pontone a circa 250 metri s.l.m. termina nella splendida piazza di Amalfi con la sua Cattedrale e il mare sullo sfondo.

di Arcangelo Pisano

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