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Dal Real Bosco di Capodimonte 100 chili di arance per le famiglie in difficoltà

  18 Febbraio 2021

Raccolti nel Giardino Torre, un tempo frutteto privato del re, per il progetto “Nessuno escluso”dai volontari di Emergency e Euphorbia

Cento chili di arance e mandarini raccolti nel Giardino Torre di Capodimonte, ultimo spazio verde rimasto attivo nel parco, saranno donati alle famiglie in difficoltà. Il raccolto fatto dai volontari di Emergency, assieme agli operai della ditta “Euphorbia” è stato donato al progetto “Nessuno escluso”. «La pandemia ha messo in ginocchio molte famiglie e ci è sembrato doveroso contribuire donando le arance e i mandarini biologici del nostro Giardino Torre. Un’istituzione culturale ha il dovere di stare accanto alla sua comunità non solo in tempi di sviluppo economico e culturale, ma soprattutto in momenti di crisi come questa», afferma il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger.

Il progetto è attivo da ottobre 2020 e sostiene circa 500 famiglie nei quartieri di Ponticelli, Miano, Pianura, Soccavo e Montesanto con 600 pacchi alimentari a settimana e un pacco al mese di prodotti per l’igiene personale e della casa. Attivato da Monica Buonanno, ex assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, il progetto “Nessuno escluso” ha il sostegno del comitato Lab00 (Spesasospesa.org) e per la distribuzione si avvale della collaborazione di CPRS-Comitato per la rinascita di Soccavo (Soccavo-Pianura), Sgarrupato (Montesanto), Maestri di Strada e Terra di Confine (Ponticelli) e Caritas e Parrocchia Santa Maria dell’Arco (Miano). Al momento il progetto “Nessuno Escluso” è attivo anche a Milano, Roma, Piacenza e Catanzaro.

«Chi lavorava presso una pizzeria o un ristorante, magari in nero, ha visto il proprio impiego sfumare nel nulla. Purtroppo, ci sono parecchie famiglie in cui entrambi i coniugi hanno perso ogni fonte di reddito e si trovano in condizioni economiche difficili», chiosa Peppino Fiordelisi, coordinatore dei volontari di Emergency in Campania.

Posto nel margine nord-est del Bosco,  il Giardino Torre è noto come “Giardino di Biancour”, dal cognome della famiglia di giardinieri che lo ebbero in cura. Nei secoli è riuscito a custodire 600 alberi da frutto, così come era stato previsto nel 700 per deliziare la famiglia reale. Tra i tanti alberi da frutto sono presenti diverse varietà di arance, mandarino ma anche frutta dalla provenienza esotica come ananas, ribes e lamponi. Il mandarino è un agrume di origine cinese, dalle eccellenti qualità nutritive ed organolettiche, che arriva in Italia all’Orto botanico di Palermo nel 1810 e dopo qualche anno, nel 1816, approda nel Real Orto Botanico di Napoli retto dal grande botanico Michele Tenore per acquisire la denominazione di “Citrus Deliciosa”. Nel 1817 l’albero del mandarino viene acclimatato nel Giardino Torre, ovvero l’orto delle delizie della famiglia reale dei Borbone. A distanza di oltre 200 anni, i mandarini e le arance continuano a crescere nel Giardino Torre all’interno del bosco di Capodimonte, in compagnia di altri frutti e varietà botaniche. Nel giardino si coltivano anche molte varietà di fiori con annesso il vivaio. Ancora oggi sono presenti numerosi varietà di camelie.

La Redazione

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