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Dalla home di Facebook ai cuori delle persone

  11 Febbraio 2021

Trasparenza, educazione, ironia e serietà. Sono queste le chiavi del successo di Daniele Ciniglio

Ma in realtà successo è un parolone.

È così che il ventiseienne Daniele Ciniglio racconta della sua carriera nel mondo dello spettacolo: con quell’umiltà e quell’affabilità che mostra nei suoi video semplici, brevi ma carichi di significato. Un ragazzo pieno di talento, cresciuto a Ottaviano e che non ha mai rinunciato al suo sogno: quello di diventare un attore. Una scelta coraggiosa, rischiosa secondo molti, ma che si è rivelata giusta.

Per chi ancora non lo conoscesse consigliamo di visitare la sua pagina Facebook: “La mia routine – Daniele Ciniglio”. È proprio lì che tutto è cominciato nel 2015, quando all’età di venti anni il nostro Daniele decise di mettere in gioco se stesso. «Sì, lavoro sui social ormai da tanti anni. Ce ne sono stati altri a fare da pionieri in questo mondo ma forse sono uno tra i primi che prova ad alzare l’asticella. Il social, infatti, nasce per contenuti fast food, leggeri, che non celano chissà quale intensità di significato. Ecco, io cerco di interagire con il pubblico in maniera diversa, con l’intento di lasciare qualcosa allo spettatore: una risata amara, una riflessione e provando a far staccare la spina per qualche minuto con contenuti meno banali possibile».

Ma di cosa parlano i suoi video? Beh, ovviamente non hanno lo stesso tema, ma soprattutto ognuno di essi è strutturato in base al tipo di argomento discusso. Lo stesso Daniele ci racconta: «A volte mi chiedono quale sia la mia forma d’arte, ma io non ho una preferenza. A me piace raccontare delle cose e il mezzo con cui lo faccio è quello che ritengo il più opportuno per veicolare il messaggio che intendo trasmettere. Questo è il motivo per cui spazio dai monologhi ai video-sketch, poiché dei concetti richiedono o l’uno o l’altro stile».

Nei suoi video Daniele mette tutto se stesso. Si racconta, cita aneddoti della propria vita, della propria routine per poi ampliare il discorso fino a coinvolgere l’emotività del suo pubblico. «Nel monologo sul pezzo di carta, ad esempio, ho racchiuso quindici anni della mia vita. Dovete sapere che sono cresciuto in una famiglia in cui la laurea rappresentava il punto di arrivo. Era come se fosse un fiocco contenente il più grande regalo che un figlio potesse fare a un genitore che non ha mai avuto la possibilità di ottenerlo. Di solito è così che parte la “conquista” della laurea, spesso prima ancora dai parenti che dai figli stessi – ci ha spiegato -. E questo vale soprattutto per chi come me vuole fare l’artista e raccontare delle cose, e non ingabbiarsi nello studio. Ciò che mi ha sorpreso, tuttavia, è stato l’aspetto positivo del percorso universitario, che mi ha dato un approccio alla vita diverso da quello “grezzo” che avevo prima. Fino al liceo si è infatti vincolati dall’obbligo, ma in dipartimento inizi a gestirti. E questa è un’esperienza formativa essenziale».

Ma la routine di Daniele Ciniglio non è fatta solo di discussioni serie, monologhi e riflessioni. A farla da padrone è l’ironia con la quale cerca di alleggerire anche gli argomenti più delicati, ma non solo. Non mancano infatti sketch comici, spesso recitati in collaborazione con altri artisti tra cui Himorta (famosa cosplayer) e Paolo Caiazzo, colosso dell’odierna comicità partenopea. «Cosiderando che ho iniziato partendo da zero, arrivare a collaborare con Paolo per me è stato davvero significativo. Sto iniziando a raccogliere le mie prime grandi soddisfazioni e ciò mi porta a riflettere su nuovi progetti per il futuro. Cosa ho in mente? Beh, sin da quando ero bambino il mio sogno è quello di fare l’attore, dunque spero che un giorno potrò scrivere il mio film e recitarvi».

E mentre noi della redazione di Dodici Magazine gli auguriamo tutto il successo che merita, c’è un messaggio che Daniele vorrebbe lasciare a voi che state leggendo questo articolo: «Seguite le vostre ambizioni. Ve lo dico forte della mia esperienza. Questo messaggio forse vi sembrerà banale, ma è un pensiero trasparente e reale. Io ho iniziato “tardi” a fare video sul web, ci

ho messo un sacco di tempo a decidermi. Ricordo che scelsi di fare l’attore a otto anni e, se fosse stato possibile, avrei aperto il mio canale quattro anni dopo, ma non si può tornare indietro. Quindi vi invito a mettervi in gioco subito: prima si inizia, prima si raggiungono gli obbiettivi e prima si realizzano i sogni».

di Andrea Grillo

 

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