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Mayo-Parks ma non solo

  03 Dicembre 2020

Napoli Basket in mano a Sacripanti: un roster per la promozione

Finalmente una data per il basket italiano. La pausa imposta a marzo per la pandemia di COVID-19 ha bloccato i parquet tricolore per mesi, per salvaguardare la sicurezza di giocatori, addetti ai lavori e tifosi. Dopo tanta incertezza, ad inizio agosto le alte sfere della palla a spicchi hanno finalmente reso pubblica la data della ripartenza: 27 settembre per la serie A maschile, 15 novembre la serie A2 e la serie B. Deciso finalmente quando le scarpe torneranno a scricchiolare nei palazzetti, le società sportive stanno costruendo i propri roster per farsi trovare pronti ai nastri di partenza della stagione 2020/2021. Ed in seconda serie nazionale, una delle squadre che vuole prendersi con la forza un posto tra le migliori del campionato è il Napoli Basket.

Una stagione tribolata, l’ultima degli azzurri targati GeVi: dopo un avvio non proprio fortunato alla guida di Gianluca Lulli ci si è affidati a Pino Sacripanti, libero dopo l’annata alla Virtus Bologna, e dopo mesi un po’ altalenanti stava rendendo i campani una squadra davvero temibile in vista dei playoff con cinque vittorie nelle ultime sei partite prima della ‘pausa forzata’ che ha chiuso la stagione anzitempo. Napoli è voluta ripartire dal coach canturino per tentare l’approdo in massima serie, che in terra di Partenope manca dal 2008, e da tre degli elementi più positivi del nucleo italiano dell’ultima stagione: se Daniele Sandri garantisce solidità e difesa nelle posizioni di ala e Antonio Iannuzzi ha rivitalizzato la propria carriera dopo i passaggi a vuoto con Varese, Torino e Brindisi in massima serie, avere Diego Monaldi, riconosciuto come uno dei migliori playmaker della scorsa serie cadetta, dalla panchina è davvero un lusso.

Le fortune della GeVi passeranno però dall’asse play-pivot, tutto a stelle e strisce e di altissimo livello: il colpo dell’estate porta sicuramente il nome di Josh Mayo, playmaker di 33 anni che fino a pochi mesi fa faceva onde in massima serie. Il nativo di Munster, Indiana, fino alla chiusura anticipata della stagione era il leader incontrastato di Varese, tranquilla a metà classifica, con i suoi 15.7 punti di media, il sesto in tutta la A, e i 4 assist ad allacciata di scarpe, decimo assoluto in classifica. Un regista capace di creare per se stesso e per gli altri, come ha sempre dimostrato nelle sue avventure a Montegranaro, Roma, Scafati e soprattutto Bonn, dove è stato leader in campo per tre anni. In terra tedesca ha conosciuto anche il suo nuovo compagno di merende in azzurro, con cui per la verità disputò poche partite, ma che dalla sua ha la voglia di rilanciarsi dopo una stagione poco performante in serie A: Jordan Parks ha qualcosa da dimostrare a tutta l’Italia. Il lungo americano, come detto, non aveva impressionato con la maglia di Treviso, i suoi 8.5 punti a gara sono un bottino non disprezzabile ma con percentuali poco performanti (37% da due punti, stessa percentuale dai 6.75). Bisogna però ricordare che dodici mesi prima, con la maglia di Capo d’Orlando, metteva a ferro e fuoco le difese di tutta l’A2, ergendosi a miglior realizzatore del campionato 2018/19 con 23 punti a partita.

Coppia da applausi, ma non basta per ergersi a protagonista. Per questo si è costruito anche un reparto italiani di spessore: l’innesto di Pierpaolo Marini nello spot di guardia aggiunge un realizzatore affidabile a Mayo e Parks, imponendosi come uno dei migliori esterni di tutta la seconda serie, mentre per la panchina Sacripanti avrà a disposizione esperienza e qualità con Eric Lombardi, ex Biella e Nazionale U20 guidato proprio dal coach canturino, e due innesti come Zerini e Uglietti che hanno scelto di scendere di categoria. Impossibile nascondere le velleità di promozione con questo roster; il presidente Grassi ha come obiettivo riportare il grande basket al Palabarbuto e la base per compiere questa missione è davvero intrigante.

di Alessandro Aita

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