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Trianon, il tempio della musicalità napoletana

  26 Novembre 2020

«Un teatro non può esistere se non si connette fortemente con il territorio» A tu per tu con Marisa Laurito che si racconta.

La prima donna a guidare il teatro di Forcella che dal 2006 è stato sotto la guida di Nino D’Angelo e di Giorgio Verdelli. Una staffetta tutta napoletana per la direzione del teatro Trianon Viviani. Uno dei volti più noti del panorama televisivo italiano, Marisa Laurito ha alle spalle una lunga carriera nel teatro e nel cinema: dagli esordi con Eduardo De Filippo alla collaborazione televisiva con Renzo Arbore, Raffaella Carrà, Celentano e Pippo Baudo. «Vorrei che il teatro e il quartiere vivessero insieme. Vorrei che il teatro diventasse il tempio della musicalità napoletana», afferma Marisa.

Come ti senti nella veste di direttrice dello storico teatro Trianon Viviani?

Molto a mio agio. Il progetto che ho presentato prevede che il Trianon diventi il teatro stabile della canzone napoletana. Naturalmente ringrazio il presidente De Luca che mi ha scelto. Ho lavorato molto sull’idea che il Trianon si caratterizzi sulla canzone napoletana e, con la collaborazione del regista-scenografo Pino Garofalo, del musicolologo Pasquale Scialò, dello Scabec e con il patrocinio del Centro di Produzione della RAI di Napoli e del suo Archivio Storico della Canzone Napoletana, ho pensato di creare un piccolo apogeo virtuale della canzone napoletana. Così al piano superiore del teatro sarà allestita una “stanza virtuale” della canzone napoletana accessibile a tutti gli appassionati, una “stanza della memoria”, in cui sarà possibile trovare il patrimonio della nostra musica.

Sotto la tua guida il Trianon diventerà il polo della canzone napoletana?

Della musica napoletana: Napoli ha rivelato al mondo una musica straordinaria. Basta solo fare i nomi di qualche grande autore come Di Giacomo, Bovio, Pisano e Cioffi, Totò, Carosone, Fierro, Gallo, Murolo, Di Capri, Daniele. Artisti straordinari che non hanno una “casa”. Sono partita da questa idea: dare una “dimora” a tutte tutti gli artisti napoletani e offrire, a chi è interessato a questa musica, di poterla ascoltare e studiare.

Pensi quindi di realizzare delle produzioni speciali a marchio Trianon?

Quest’anno apriamo con il progetto speciale curato da Nello Mascia e dedicato a Raffaele Viviani Viviani per strada, un omaggio al grande commediografo partenopeo del 900, cui è dedicato il teatro, di cui l’anno prossimo ricorrerà il 70esimo anniversario della morte. Una prima assoluta, produzione Trianon Viviani. L’inaugurazione della stagione è prevista per il 30 ottobre con lo spettacolo Adagio napoletano. Cantata d’ammore con Valentina Stella, Lello Giulivo, Antonio Murro e la partecipazione straordinaria di Gigio Morra.

Cosa prevede il cartellone, hai puntato molto sui giovani….

Molte star napoletane, nomi importanti della musica napoletana come Peppe Barra, Iaia Forte, Gragnaniello, James Senese ma anche tanti giovani emergenti straordinari come le EbbaneSis, Flo, Capone&BungtBangt. Non mancano nomi importanti che amano la musica napoletana come il maestro Nicola Piovani che darà ampio respiro alla musicalità napoletana con un concerto il 14 novembre.

Nel tuo progetto c’è l’idea di dedicare un mese dell’anno a un autore importante napoletano…

Il mese di febbraio, infatti, l’ho dedicato a Giuseppe Patroni Griffi con Peppino naturale e strafottente per il centenario della sua nascita.

Qualche chicca?

Lo spettacolo Musica Simeoli manda solo Mozart, un racconto in cui Marco Simeoli interpreta tutti gli artisti della musicalità napoletana che, negli anni, hanno frequentato il negozio Musica Simeoli nel cuore di Napoli. Ricordi del lavoro di un uomo, Salvatore Simeoli nonno di Marco, che ha legato la sua vita e quella della sua famiglia alla musica. E poi siamo riusciti a convincere Roberto De Simone a ritornare in teatro con lo spettacolo Ninna nanna Gesù Bambino che debutta il 24 dicembre a mezzanotte.

E il progetto di inclusione sociale, di aggancio con il territorio?

Questo teatro deve diventare prima di tutto un polo culturale del quartiere e poi della città. Per questo motivo con il regista e autore Davide Iodice abbiamo pensato dar vita a laboratori teatrali per creare un rapporto con Forcella. Mi piacerebbe istituire un “Giorno musicale” per portare all’esterno del teatro tutti i giovani che vogliono esibirsi e non possono farlo. Ci sono delle realtà giovanili straordinarie musicalmente, per i giovani è importantissimo tastare il terreno con il pubblico.

di Daniela Rocca

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