POMO STORIES: Funky Tomato, agricoltura etica
13 Febbraio 2019![](https://www.dodicimagazine.com/wp-content/uploads/2019/02/Progetto-senza-titolo-2019-02-13T161134.119.jpeg)
Il contratto di rete, che ha oggetto la produzione del pomodoro etichettato Funky Tomato, realizzato, tra l’altro sul fondo confiscato Amato Lamberti, utilizzando manodopera con disagio sociale, punta a consolidare una filiera che punta, senza fondi pubblici, a promuovere una “agricoltura più etica e attenta ai diritti dei braccianti di ogni nazionalità”.
I promotori – tra cui, appunto, Funky Tomato, La Fiammante e Storytelling Meridiano -, forti della loro esperienza nel mondo del pomodoro, prodotto simbolo dell’agricoltura italiana e del Sud, confluiscono in un progetto di inclusione che, con il supporto del network di cooperative cui fa capo la Cooperativa Resistenza di Corona, è davvero innovativo.
Il ricavato della vendita del pomodoro, già forte nei GAS (Gruppo di acquisto solidale) e tra un gruppo nutrito di consumatori avveduti, finanzierà un progetto editoriale che darà voce ai soggetti della filiera più svantaggiati e che, nell’insieme, racconterà un Sud differente dalla solita immagine malsana e refrattaria al rispetto di ogni regola.
A sostenere l’iniziativa il cuoco cibosofo Federico Valicenti, che da sempre porta l’agricoltura nei suoi piatti come unica via di distinzione e identità.
>Monica Piscitelli
Giornalista Enogastronomica