Da Napoli a Boston: accelerazione di imprese
12 Febbraio 2019
Lo sviluppo corre sull’asse Napoli-Boston
Si chiama “Reap” (Regional Entrepreneurship Acceleration Program) ed è il programma di accelerazione imprenditoriale promosso dal Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston e coordinato in Campania dall’Università Parthenope attraverso il Dipartimento di Studi aziendali e quantitativi (Disaq).
L’iniziativa, inaugurata presso la sede dell’Unione Industriali di Napoli lo scorso 9 novembre, accoglie ogni anno fino a 9 squadre regionali: oltre alla Campania – l’unica italiana ad essere mai stata inserita nel progetto – vi partecipano team provenienti da Danimarca centrale, Guangzhou (China), Guayaquil (Ecuador), Kentucky (Usa), Leeds City (Uk), Monterrey (Messico), Oslo (Norvegia) e Sydney (Australia).
L’obiettivo è la pianificazione e lo sviluppo di soluzioni volte a stimolare la competitività dei sistemi locali di innovazione attraverso il lavoro di un team regionale composto da otto attori di alto profilo provenienti dal mondo istituzionale, accademico, industriale e finanziario. In squadra, per la Campania, ci sono Valeria Fascione, assessore regionale all’Internazionalizzazione, Start up e Innovazione (per la categoria Governo territoriale); l’armatore Guido Grimaldi, presidente Alis (per la categoria Grande Impresa); Vito Grassi, amministratore unico di Graded e Giovanni Ranieri, ad della Next Geosolutions – Gruppo Marnavi (per le Piccole e medie imprese); Marco Ferretti (professore ordinario, presidente MAR.TE), Francesco Calza (direttore Scuola di Economia e Giurisprudenza), Adele Parmentola (professore associato in Management) e Eva Panetti (ricercatore post-doc), tutti rappresentanti della Parthenope (per la categoria Università).
Il progetto si concluderà nel 2020 e prevede altri tre workshop internazionali: giugno 2019, gennaio 2020 e giugno 2020.
“Il Mit – spiega Alberto Carotenuto, rettore dell’Università Parthenope – ha da tempo avviato un programma che prevede un bando per l’accesso, vinto quest’anno dalla Parthenope, che dovrebbe portare nel giro di due anni ad un progetto di sviluppo competitivo in termini di innovazione su tutto il territorio campano”.
Per Ferretti, ordinario di Strategia tecnologica, Dipartimento di studi aziendali e quantitativi della Parthenope, l’obiettivo è potenziare il sistema competitivo del territorio tentando di porre un argine alla fuga di talenti: “il Sud Italia – sottolinea il professore – ha perso dal 2001 al 2015 quasi 1,5 milioni di ragazzi, di cui il 60% laureati. Noi paghiamo le tasse, li formiamo, ma poi li mandiamo a lavorare fuori regione e all’estero. Il nostro scopo è farli restare rendendo il territorio più competitivo”.
“I collegamenti internazionali e una visione più imprenditoriale dei fenomeni – aggiunge Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale – sono indispensabili per il nostro tempo. Il Mit è un prestigioso istituto. La Parthenope rappresenta la nostra cultura tradizionale del mare. Queste collaborazioni possono aiutare i nostri giovani a crescere meglio e le nostre imprese ad avere una visione più precisa di quali siano le dinamiche internazionali”.
Presenti all’evento di lancio del Reap anche Marcello Di Caterina, direttore Alis; Elias G. Carayannis della George Washington University, e Ludovica Landi, responsabile organizzativo amministrativo di Graded Spa.
> di Maria Pia De Angelis