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VIA DUOMO, LA STRADA DEI MUSEI

  06 Novembre 2018
Foto di Sergio Siano.

Parla Paolo Jorio, direttore del Filangieri e del Tesoro di San Gennaro

Il Museo del Tesoro di San Gennaro accoglie un pubblico eterogeneo, molti turisti italiani e stranieri, giovani e anziani. “Sono interessati a conoscere la storia di Napoli attraverso il Tesoro di San Gennaro – spiega Paolo Jorio, direttore del Museo – che oltre a rappresentare un unicum nel mondo per ricchezza e dal valore inestimabile è anche frutto di una storia straordinaria laica e di fede. Perché il Tesoro non appartiene alla Curia, ma alla Città di Napoli e al suo popolo. Visitare il museo significa fare un percorso attraverso la bellezza e l’eccellenza artistica e artigianale napoletana.”

Il napoletano come vive il Museo?

Con grande curiosità poi, dopo averlo visitato, ammirato e aver conosciuto la sua storia con grande orgoglio e senso di appartenenza. Un tesoro laico, della Città di Napoli, che il popolo napoletano ha saputo preservare da guerre, senza mai finanziarle, e razzie, emblematico il fatto che i Bonaparte ovunque siano andati abbiano rubato e saccheggiato e che invece arrivati a Napoli abbiano addirittura donato a San Gennaro, un tesoro che non ha mai subìto spoliazioni e quando c’è stato qualche tentativo i napoletani si sono ribellati.

Quali sono le strategie per la valorizzazione del Museo?

Il punto di svolta è stato quando, non avendo finanziamenti né soldi per promuovere il Museo del Tesoro di San Gennaro, si è deciso con la Deputazione di portarlo fuori. A Roma, a Parigi e in Brasile. Centinaia di tv e migliaia di testate giornalistiche di tutto il mondo ne hanno parlato. L’idea è di continuare a portare alcuni capolavori del Tesoro in altri musei, ma questa volta non andranno via i gioielli. I turisti devono venire a Napoli per vederli. È importante, però, unire le forze con gli altri musei di Via Duomo, la strada dei Musei, con programmi e iniziative comuni.

Lei è anche direttore del Museo Filangieri, nello storico Palazzo Como: cosa si attende dal connubio tra questi due importanti siti museali?

Mi aspetto che la sinergia possa valorizzare, come già sta facendo, lo stupendo Museo Filangieri. Via Duomo conduce alla casa del Santo patrono, ed ecco il legame con San Gennaro e il suo tesoro. Il 10 maggio del 1734, infatti, alle quattro del pomeriggio, Carlo di Borbone, appena conquistata la città di Napoli, si recò al Duomo dove ricevette la benedizione del Cardinale Pignatelli e, accompagnato nella Real Cappella del Tesoro, regalò una preziosa croce in diamanti e rubini e, devoto al Santo Patrono, nel 1738 istituì poi, il Real Ordine di San Gennaro. La spilla donata dal sovrano, che fa parte della famosa Collana di San Gennaro, uno dei pezzi più significativi del Museo del Tesoro di San Gennaro, e il preziosissimo mantello del Real Ordine con le medaglie, patrimonio del Museo Filangieri, uniscono idealmente i due musei nella celebrazione dei 280 anni dalla costituzione del Real Ordine di San Gennaro. Un Museo, da sempre, parte della storia del territorio partenopeo; un casato nobile, quello dei Filangieri, investito di onori particolari come il cavalierato dell’Ordine maggiore del Regno. Un Ordine prestigioso che si lega a due figure specifiche: Carlo di Borbone e San Gennaro.

 

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