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San Gennaro Day, premiate le eccellenze made in Naples 

  16 Ottobre 2018

San Gennaro: la sesta edizione

Sul Sagrato del Duomo di Napoli si è svolta la sesta edizione del San Gennaro Day, con la consegna dei riconoscimenti alle eccellenze che si sono contraddistinte nell’imprenditoria, nella musica e nella cultura. La manifestazione, curata da Gianni Simioli per la Jesce Sole, ha visto avvicendarsi ospiti che rappresentano la parte positiva e produttiva della città, come la giornalista Franca Leosini, partenopea doc, icona di stile, che, con il suo italiano forbito ha conquistato frotte di giovani fan, i “Leosiners”, che rilanciano sui social le sue frasi più celebri, oramai già cult; Luciano De Crescenzo, premiato in occasione del novantesimo compleanno e della trasposizione teatrale al San Carlo del suo famosissimo Bellavista cinematografico;  il rapper Luche’; Salvatore Esposito, per la sua prova d’attore in “Puoi Baciare lo sposo” diretto da Alessandro Genovesi, in cui interpreta un ruolo diametralmente opposto a quello di Genny Savastano che lo ha reso celebre. Poi il direttore di FanPage Francesco Piccinini che, con l’inchiesta Bloody Money, ha girato l’Italia per sei mesi in lungo e largo mostrando il sistema corruttivo che coinvolge politica e imprenditori; e Mimmo Borrelli, definito il più grande drammaturgo vivente, che ha dedicato alcuni bellissimi versi al Santo.  

Presenti alla premiazione i protagonisti del film “Achille Tarallo” di Antonio Capuano, ovvero Biagio Izzo, Ascanio Celestini e Tony Tammaro; e il duo Pio & Amedeo, premio San Gennaro Day per aver saputo esportare una meridionalità irriverente mettendola in valigia, usando l’arte di arrangiarsi per creare un fenomeno televisivo di grande successo come “Emigratis”.  

Momenti di grande musica con Enzo Gragnaniello, la più bella voce di quella Napoli carnale, un poeta che racconta la sua città partendo dall’intreccio dei vicoli dei Quartieri Spagnoli dove vive, fino a raggiungere spazi atemporali in cui sonorità mediterranee, mantra, ritmi atavici, danno un sapore di universalità alla sua musica, in cui il protagonista è l’essere umano con le sue storie, le sue passioni, le sue profonde contraddizioni; Francesco Di Bella e Roberto Pedicini, già Nastro D’argento nel 1999 come “miglior doppiatore” per la voce di Jim Carrey in “The Truman Show”. Molta commozione per il momento dedicato alla memoria del grande Bud Spencer la cui vita e carriera è oggetto di una mostra al Pan. Per la sezione imprenditoria, premiati il Pizza Village e Assunta Pacifico, anima e cuore del Ristorante Pizzeria ‘A figlia d’ ‘o Marenaro. 

Il San Gennaro Day si è arricchito quest’anno di una nuova iniziativa: il Pop Gennaro Art. Cinque artisti partenopei (Francesca Baldi, Pasquale Manzo, Nicola Masuottolo, Alessandro Flaminio e Fabrizio Scala, premiato anche per la sezione Art e autore di un’istallazione che riproduce in chiave pop la tela del Ribera “San Gennaro che esce illeso dalla fornace”) hanno esposto le proprie opere dedicata al Santo Patrono in cinque luoghi simbolo del cibo identitario.  

 > Manuela Ragucci

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