Primo Piano

home > Primo Piano> Serena Autieri: Porto Napoli nel mondo 

Serena Autieri: Porto Napoli nel mondo 

  28 Giugno 2018

 Serena Autieri: In preparazione un grande concerto estivo e due nuovi spettacoli teatrali 

 “Sono una figlia di Napoli, una sua emanazione”: non usa mezzi termini Serena Autieri quando parla della sua città. Incontriamo la brava e bella interprete al Teatro Politeama, impegnata, con il talent “Area Sanremo Tour, a selezionare giovani emergenti da portare sul palcoscenico dell’Ariston. “Napoli è sempre con me e dentro di me – prosegue l’artista -, ed è forte il mio desiderio di esportare la sua buona cultura e le sue antiche tradizioni. La sento come una vera e propria mission. Soprattutto a teatro, dove ho la possibilità di seguire i progetti fin dallo stadio embrionale, riesco a mettere in scena tutta me stessa e tutta la mia napoletanità”. 

 Musica, cinema, televisione… Ma sembra aver trovato nel teatro la sua dimensione perfetta… 

Sono appassionata di tutti i generi dello spettacolo che percorro e che, fortunatamente, riesco a far coesistere nel mio percorso artistico. Il teatro è una delle forme più libere, dove il messaggio è più diretto e filtrato il meno possibile dalle produzioni, terreno fertile per la sperimentazione. Mi consente un rapporto immediato con il pubblico, un contatto quasi epidermico e credo sia necessario per ogni artista che voglia crescere. 

 Consiglierebbe a un giovane la strada del mondo dello spettacolo? Quali sacrifici deve mettere in conto? 

Consiglierei sempre a un giovane di seguire le proprie passioni, con tutti i sacrifici che ciò comporta. La strada del mondo dello spettacolo può essere impervia, faticosa, ma regala emozioni uniche che ti ripagano di tutta la fatica. Su tanti ragazzi che ci provano purtroppo, sono in pochi che arrivano al successo, ma sono quelli più tenaci e i più disciplinati. La disciplina è tutto. Però ci tengo a chiarire che fare spettacolo è un mestiere come tutti gli altri, non bisogna esclusivamente diventare delle star. È una macchina complessa e sfaccettata che funziona solo perché ci lavorano professionisti dalla grande etica del lavoro. 

 È una grande appassionata di gastronomia e brava cuoca 

Appassionatissima. Mio marito dice che cucinare è la cosa che mi riesce meglio. Cerco sempre di sperimentare e di trovare soluzioni nuove per le mie ricette. Nonostante i miei ritmi di lavoro, mi impegno per avere sempre il tempo per cucinare un buon piatto per la mia famiglia: uno dei miei modi per dimostrare loro il mio amore. Stare a tavola insieme è un momento importante, una meravigliosa abitudine per preservare la coesione familiare.  

 Quali sono i suoi prossimi impegni? 

A breve sarò impegnata su un set ancora top secret, per le riprese di una fiction e ho in programma un concerto estivo con grande orchestra, sul territorio nazionale. È in programma inoltre la preparazione di due spettacoli teatrali che porterò a Napoli, uno musicale e un altro di prosa. A ottobre, con Rosso Napoletano, aprirò la stagione teatrale di Bolzano per la quarta volta. La data di Bolzano assume per noi un valore simbolico, con la diffusione di un progetto artistico che ambisce al superamento delle divisioni e che si pone al di sopra delle ideologie. Espressione massima della nostra mission è l’emersione e la promozione del ricco patrimonio culturale napoletano, del suo volto migliore, fatto di usi e costumi straordinari. 

 

> di Eugenio Gervasio 

 

condividi su: