Imprese

home > Imprese> SUD, LE RICHIESTE DEGLI INDUSTRIALI

SUD, LE RICHIESTE DEGLI INDUSTRIALI

  10 Maggio 2018

Vito Grassi (Vice Presidente Confindustria Na): Incentivi e crescita Competence Center.

Salvare gli strumenti messi a disposizione delle imprese dal Governo uscente con il Piano Industria 4.0 (- iper e super ammortamenti, credito d’imposta, Nuova Sabatini, contratti di sviluppo, Digital innovation hub, Competence center –) e programmare interventi sul fronte delle infrastrutture per rilanciare la competitività del Mezzogiorno (attraverso un rafforzamento dell’integrazione modale e dei collegamenti multimodali con i principali nodi urbani, produttivi e logistici che consenta di accorciare se non superare il gap tra Nord e Sud): sono le richieste che Vito Grassi, vicepresidente degli Industriali di Napoli con delega alla Logistica, Portualità e Infastrutture indirizza ai segretari di partito e candidati alla guida del paese.

Quali sono le misure che il prossimo Esecutivo dovrebbe riconfermare?

La posizione venuta fuori dall’Assise di Verona è piuttosto chiara: il Governo uscente ha previsto un pacchetto di incentivi per chi trasforma l’impresa adeguandola alle esigenze poste dall’integrazione digitale dei processi produttivi. È stato introdotto un credito d’imposta del 40% fondamentale per implementare la formazione “digitale” del personale”. Industria 4.0 è servita a far crescere le imprese nel solco della digitalizzazione: le grandi, ma anche le piccole, che hanno colto gli strumenti quali iper e super ammortamenti, credito d’imposta, Nuova Sabatini, contratti di sviluppo per mettersi al passo della concorrenza internazionale.

Con quali risultati?

Di tutto rispetto: nel 2017 le esportazioni sono cresciute dell’8%, meglio dei competitor europei. Occorre restituire fiducia alle imprese che continuano a mantenere prudenza perché scottate da una crisi troppo lunga. Ci sono anche tutta una serie di misure sul fronte dell’innovazione che andrebbero assolutamente preservate.

Di che cosa si tratta?

Mi riferisco ai Digital innovation hub, poli che hanno la funzione strategica di unire domanda e offerta di innovazione e di formare gli imprenditori, e ai Competence center. Le imprese digitali crescono di più, assumono di più, esportano di più.

Ci sono settori sui quali il futuro Esecutivo dovrebbe, invece, invertire la rotta?

C’è un fronte sul quale è necessario fare uno sforzo ulteriore per rilanciare la competitività del Mezzogiorno: si tratta delle infrastrutture, una variabile strutturale chiave per il sistema produttivo: la presenza di una rete efficiente incide, infatti, in maniera positiva sulle performance delle imprese e del sistema nel suo complesso, rendendo quest’ultimo competitivo rispetto ad altri sistemi produttivi territoriali.

Com’è la situazione sul fronte infrastrutture?

La penisola italiana è attraversata da ben quattro dei corridoi europei multimodali della rete “core” Ten-T. Ma, in quest’ambito, il divario fra le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud è rilevante. Una delle priorità sarà quella di affrontare le numerose carenze infrastrutturali, individuando un numero, anche ristretto, di interventi.

Per la Campania quali sono quelli prioritari?

Un collegamento tra Porto di Napoli e rete ferroviaria, al completamento delle Linee Metropolitane e alla realizzazione della linea Alta Velocità/ Alta Capacità Napoli-Bari nei tempi e costi previsti.

> di Sarah Bellofatto

condividi su: