Rubrica Pediatria: Convulsioni Febbrili
29 Novembre 2017
Le convulsioni febbrili (CF) insorgono tra i 6 mesi e i 3 anni di vita (90%); dopo i 6 anni sono rare. Sono eventi benigni che hanno nel 95% dei casi hanno una prognosi buona, ma possono impressionare molto i genitori. Non causano danno cerebrale o successivo deficit intellettivo, né rappresentano un pericolo di vita. La causa è la probabile sensibilità alle alte temperature del cervello in via di maturazione. Non vi sono dati a conferma di una maggiore responsabilità di CF rispetto al valore di temperatura massimo raggiunto ma è più importante la rapidità con cui sale o scende la febbre. La maggioranza delle crisi dura pochi minuti. Solo raramente la durata è superiore ai 15 minuti o ai 30 minuti (stato di male febbrile).
Durante una crisi si possono manifestare:
- perdita di coscienza (CF complessa)
- tremori, movimenti involontari della muscolatura
- revulsione bulbi oculari
- perdita di urine
- fuoriuscita di schiuma dalla bocca
- morsicatura della lingua
Il fattore di rischio più consistente è la presenza di una storia familiare positiva per CF in un parente di primo grado. La maggior parte dei bambini con CF non avrà successive CF. Il rischio di ricorrenza delle CF è costituito da:
• età inferiore ai 18 mesi alla prima CF;
• familiarità positiva per CF;
• temperatura relativamente bassa alla prima CF
Una volta terminata la crisi, è utile affrontare immediatamente il problema della paura dei genitori, i quali nella maggior parte dei casi hanno temuto che il bambino morisse. L’elettroencefalogramma (EEG) è utile quando, al termine della crisi, il bambino non presenta un adeguato recupero della coscienza e nei casi in cui si verifica una convulsione molto lunga o di una età “al limite” per CF. Dopo una breve osservazione, fondamentale per dare tutte le spiegazioni alla famiglia, il bambino può tornare a casa con una presa in carico da parte del curante. In caso di nuovo episodio, la famiglia va informata sulla possibilità di interrompere la crisi a domicilio somministrando un clisterino già pronto di Micropam(diazepam). In questi momenti non bisogna perdere la calma. Se la crisi non regredisce alla seconda somministrazione di Micropam o se le crisi si susseguono una dopo l’altra, bisogna il bambino in ospedale. Dopo la convulsione il bambino tende di solito a dormire, ma poi torna rapidamente alla normale attività.
Cosa fare se il bambino ha la convulsione febbrile:
• Mettere sul pavimento o sul letto, a distanza da qualsiasi oggetto duro o appuntito
• Girare la sua testa di lato in modo che la saliva o un eventuale vomito possano defluire dalla bocca
• Non mettere nulla in bocca nemmeno liquidi
Se il bambino è al suo primo episodio di convulsione, è opportuno raggiungere il più vicino ospedale. I genitori possono dare un antipiretico per dare sollievo, ma non devono pensare che il trattamento sia il modo per impedire le convulsioni.
> di Thaililja Gagliardi, Pediatra presso l’A.O.R.N. Santobono-Pausilipon