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Sviluppo: l’obiettivo della Regione Campania

  30 Ottobre 2017
Sviluppo e Regione Campania: la parola a Lepore.

Lepore, Assessore Regionale alle Attività Produttive: queste le misure di Palazzo S.Lucia.

Regione, Obiettivo Sviluppo

Lepore: Assessore alle Attività Produttive
Amedeo Lepore, Assessore alle Attività Produttive, per Dodici Magazine sullo Sviluppo come Obiettivo della Regione.

Sviluppo? La Campania è tra le regioni che crescono di più in Italia.

Un segnale positivo dopo anni di crisi e in tale contesto risulta centrale il tema relativo ai giovani ed al loro ruolo di futura classe imprenditoriale. A spiegarlo è Amedeo Lepore, assessore alle Attività produttive della Regione Campania.

Palazzo Santa Lucia come aiuta i giovani che vogliono fare impresa?

L’impegno della Regione Campania è molto intenso per sostenere le imprese del territorio già esistenti e quelle in fase iniziale. Una parte consistente dell’intera Giunta regionale si occupa di lavoro, imprese e giovani. A lavorare su tali aspetti sono pure gli assessori Valeria Fascione, con delega alle start up e innovazione, Serena Angioli, con delega alle politiche giovanili, Chiara Marciani, con delega alla formazione, e Sonia Palmeri con delega al lavoro. So che la condizione economica attuale è ancora gravata dalle pesanti conseguenze della crisi, ma credo che si possa essere ottimisti circa la ripresa dell’economia campana. Lo dimostrano i dati che confermano un recupero di 2,4 punti di Pil rispetto al 2015. La Campania ha grandissime potenzialità e dobbiamo costruire in questi anni le premesse per competere con Regioni più avanzate. Le misure che abbiamo messo in campo, sfruttando anche l’impegno del governo verso il Sud, stanno cominciando a produrre notevoli risultati. Lo dicono i dati. Ad esempio quelli relativi ai primi 41 Contratti di Sviluppo avviati, le cui ricadute occupazionali sono pari a circa 20mila salvaguardati o nuovi addetti industriali e i cui investimenti sono pari a circa 1,3mld. Abbiamo dato vita a numerose e importanti Leggi regionali come quella su manifattura @4.0, sull’economia circolare, sul rating di legalità per le imprese e quella da poco approvata sulla semplificazione. Nei primi sei mesi dell’anno con il credito d’imposta sono stati realizzati investimenti per 800mln su un totale nazionale di 1,8mld. Sono stati previsti 10mln per l’esonero dall’Irap in favore di nuove imprese e nuovi investimenti, 80mln per i bandi sui trasferimenti tecnologici alle imprese e 50mln per la decontribuzione al 100% per le nuove assunzioni che ha permesso nel 2016 l’assunzione di oltre 7.600 nuovi lavoratori. Altri fondi sono previsti per le aree di crisi non complessa. Tutte misure che, unitamente ai Contratti di Sviluppo, ai Contratti di Programma, agli Accordi di Programma già in essere, oltre ad altri importanti provvedimenti come quello sulle ZES, rappresentano uno sforzo mastodontico intrapreso dalla giunta De Luca per recuperare il terreno perso e favorire l’economia campana.

Lo strumento “Reti d’impresa” può supportare i giovani imprenditori?

Credo sia importante che le imprese crescano e interagiscano tra di loro. Bisogna puntare alla complementarietà del sistema produttivo. È anche vero che da solo lo strumento non basta. Bisogna lavorare anche in altre direzioni.

In Campania quali sono i settori più favorevoli sui quali un giovane può davvero puntare?

Noi non privilegiamo un settore rispetto ad un altro ma le imprese per fattori di sviluppo. È innegabile, però, che vi sono settori maggiormente trainanti come ad esempio l’aerospazio, l’agroalimentare, l’abbigliamento e l’automotive. In questo quadro mettiamo le imprese al centro dell’attenzione.

Quali sono le criticità da risolvere per agevolare lo sviluppo imprenditoriale dei giovani?

Per favorire le imprese siamo intervenuti su un aspetto importante come quello della sburocratizzazione e della semplificazione. Un altro aspetto sul quale siamo impegnati è la riduzione dei costi energetici.

> Marco Altore

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