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Procida, Zazzera racconta il “secolo breve”

  17 Agosto 2017

Nella vasta bibliografia su Procida mancava, finora, una riflessione sulla sua storia contemporanea: colma il vuoto “Procida ‘900” di Sergio Zazzera (ed. AdM), già magistrato e profondo conoscitore dell’isola (alla quale ha già dedicato, tra l’altro, Procida. Storia, tradizioni e immagini, 1984; e Procida marinara, 1997), che con il racconto del “secolo breve” ci restituisce, in modo organico, le significative tappe del Novecento che tendono a delineare in maniera marcata le caratteristiche attuali della società isolana contemporanea.

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Attività armatoriale, cantieristica, marineria (con Monte di Procida – con cui formava fio agli inizi del secolo un unico Comune, Torre del Greco e la Penisola Sorrentina ha fornito la più alta percentuale di “lavoratori del mare”), agricoltura e pesca si intrecciano con l’andamento demografico, come sottolineato nel corso della presentazione da Franca Assante, e con i flussi migratori che hanno portato dal mondo a Procida – e da qui al mondo – ceppi ed etnie frutto delle attività legate alla pesca. Tutto questi ha contribuito, secondo l’analisi di Raffaella Salvemini, ad alimentare quell’unicum che fa dell’isola un luogo della storia, proiettato nel presente, aperto alla conoscenza ma geloso, al tempo stesso della sua identità e delle sue tradizioni.

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Una visita a Procida, oggi, consente di ripercorrere, attraverso segni e monumenti, le tappe della sua storia. Il libro di Zazzera – che l’editore Enzo Colimoro, che lo ha curato con Tjuna Notarbartolo, invita ad adottare nelle scuole isolane – ci aiuta a ricostruire, con il suo racconto analitico, il complesso degli avvenimenti che hanno segnato l’isola nella sua storia più recente, recuperandone, al tempo stesso, la sua fiera identità.

 

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