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RIPRESA E SICUREZZA CANTIERI: INTESA FRA PUBBLICO E PRIVATO

  31 Luglio 2017

ANCE Campania, CFS e sindacati: Puntiamo ad attivare sinergie sulla crescita delle competenze.

In Italia la crisi colpisce in particolare il settore dell’edilizia che ha subito notevoli perdite, come risulta dai dati Ance: dal 2008 il comparto edile ha perso oltre 600mila posti di lavoro. Ancora più drammatici i dati sulla Campania: dal 2009 al 2016, c’è stata una flessione degli occupati pari al 48 %, pari a 48mila posti di lavoro e sono uscite dal mercato 5.200 imprese, pari al 14 % del totale.                                                   

 “La crisi – sottolinea Giovanni Sannino, segretario generale FILLEA CGIL Campania – ha cancellato una parte di tessuto imprenditoriale sano e regolare perché le imprese in difficoltà ricorrono a evasioni, per non parlare del depauperamento di capacità professionali, con tanti lavoratori costretti ad emigrare o a rifugiarsi nell’abusivismo anche perché le imprese spesso sono state costrette a rivolgersi all’usura a causa dei ritardi nel pagamento da parte della pubblica amministrazione e della stessa difficoltà di accesso al credito bancario”.

“Purtroppo anche le imprese serie – aggiunge Sannino – non riescono ad andare avanti e ne consegue un aumento del mercato nero e la nascita di realtà che poco hanno a che fare con l’edilizia. Quelle regolati, invece, sono costrette a tagliare delle risorse ed i primi tagli sono quelli legati alla sicurezza e al personale”. Per far fronte a queste difficoltà e supportare la crescita del settore il CFS, Centro Formazione e Sicurezza Napoli, presieduto dall’ingegnere Paola Marone, organizza ricerche e corsi di formazione. “In base ai nostri studi – dice l’ing. Marone – i settori dove è maggiormente richiesto l’intervento delle imprese edili sono quelli delle ristrutturazioni. Come CFS sosteniamo le imprese edili fornendo loro corsi gratuiti e da poco abbiamo avviato un centro sperimentale per potenziare l’offerta sviluppando le competenze maggiormente richieste dal mercato”. Un’opera di sostegno che si traduce nell’approfondimento degli strumenti necessari per adempiere a quanto richiesto dalla normativa, oltre ad attività di formazione e orientamento per i lavoratori e per coloro che intendono inoltrarsi nel comparto, favorendo l’occupazione e il rafforzamento delle mansioni. Ogni anno, inoltre, il CFS svolge circa 1600 visite nei cantieri per fornire gratuitamente consulenza in materia, in particolare sulla sicurezza, “un aspetto fondamentale – aggiunge Paola Marone – a cui finalmente tutte le imprese regolarmente operanti dedicano impegno e sforzo. Ci troviamo di fronte ad un sistema di imprese piccole e fragili che grazie anche al nostro sostegno sta cercando di resistere e superare la crisi”.

“La sicurezza in edilizia – dichiara il segretario generale FENEAL UIL Napoli Andrea Lanzetta s- resta il tema sul quale non dovrà mai calare l’attenzione. Le morti bianche sono legate ad un altro tema prioritario, quella della pensione anticipata per i lavori usuranti. È impensabile che una persona a 60 anni debba salire a decine di metri d’altezza o lavorare al sole per 8 ore: le stime ci dicono che un morto su 4 in edilizia ha più di 60 anni. Come sindacato stiamo sollecitando il Ministro Poletti affinchè abbassi i requisiti contributivi per l’accesso al pensionamento”.  Il 2016 sembrava l’anno  dell’uscita dalla crisi. Purtroppo, dicono i sindacati, non si registra ancora quella spinta propulsiva per una vera svolta verso una politica industriale che punti  alla messa in sicurezza del territorio e alla riqualificazione urbana. Anche per il segretario generale regionale FILCA CILS Giovanni D’Ambrosio va fatto uno sforzo condiviso dalla politica per risollevare le sorti dell’edilizia che rimane invece un settore bistrattato, nonostante l’impegno notevole da parte degli enti bilaterali. “Bisogna investire nella riqualificazione urbana, manutenere i patrimoni immensi sia immobili abitati che culturali, architettonici e storici – aggiunge il sindacalista -.  Serve intervenire sulla vetustà degli edifici a rischio crollo. Sarebbe utile realizzare un piano straordinario di manutenzione con mappatura delle zone più a rischio”.

Per il presidente dell’Ance Campania Gennaro Vitale “è necessaria un’azione che renda moderno, efficiente e di qualità il patrimonio immobiliare residenziale, sia sul fronte della sicurezza, considerando anche che viviamo in un territorio soggetto a rischio sismico, che in termini di efficientamento energetico. Solo il 4% di questo patrimonio è stato costruito dopo il 2000”. Per rigenerazione urbana deve intendersi non solo liberare dal degrado di edifici abbandonati le città, ma anche garantire una migliore qualità della vita ai cittadini attraverso la realizzazione di giardini, parchi, infrastrutture e servizi. Vitale ritiene utile riproporre a livello regionale un modello che ricalchi il “Progetto Sirena” attuato a Napoli alcuni anni fa. “Attraverso questo strumento si potrebbero recuperare le parti comuni dei fabbricati – aggiunge il presidente regionale dei costruttori – con incentivi per coinvolgere la proprietà privata negli interventi di restauro delle facciate degli edifici, consolidamento statico ed efficientamento energetico. Fondamentale per il nuovo Progetto Sirena è la collaborazione tra pubblico e privato”.

“Sono tante le opere infrastrutturali ferme al palo – aggiunge Sannino -:  il Governo ha annunciato lo stanziamento di 47 miliardi sarebbe opportuno privilegiare il completamento di opere già cantierate”. Anche Giovanni D’Ambrosio sottolinea che “sono tante le opere da fare, ma la burocrazia, l’assenza di una pianificazione urbanistica e la mancanza di fondi non aiutano le tante imprese serie che ci sono”.

Per fare il punto sul settore in un convegno del prossimo autunno verranno presentati i dati di una ricerca frutto di una convenzione siglata dall’Ance con la Scuola di Governo del Territorio, diretta dal professore Riccardo Realfonzo, sullo stato dell’urbanistica in Campania, con l’obiettivo di individuare le difficoltà nello sviluppo efficace della pianificazione e suggerire i possibili rimedi.

> di Claudia Prezioso 

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