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MUSEO ARCHEOLOGICO: NAPOLI RACCONTA LE RADICI

  01 Aprile 2017

Il Direttore Giulierini: Grandi mostre su civiltà antiche per attirare il turismo crocieristico

Raggiunto di recente il primato nel quadro dell’iniziativa “Domenica al museo” promossa dal Ministero dei Beni Culturali, con oltre settemila visitatori in un solo giorno, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli sta vivendo una stagione di grande rinnovamento e slancio, sotto la direzione di Paolo Giulierini.

Direttore, qual è oggi il rapporto fra il Museo Archeologico Nazionale e la città ?

Il Mann prevede una apertura totale al rapporto con enti e istituzioni culturali. Contiamo infatti decine di collaborazioni con il Comune di Napoli,  la Regione Campania, convenzioni con Università e progetti didattici con le scuole. Il Museo è inoltre disseminato in città in Metropolitana, aeroporto, stazioni.

Quali sono gli accordi vigenti con gli altri poli museali e le aree archeologiche di Napoli e della Campania?

Abbiamo rapporti strutturati con Pompei, sia in merito all’organizzazione di mostre internazionali, sia riguardo ad un ciclo di mostre triennali dedicate ai temi Pompei e l’Europa, Pompei e l’Egitto, Pompei e la Grecia, Pompei e gli Etruschi. Sul piano dei trasporti, con Paestum esiste un accordo congiunto per i turisti che fruiscono della compagnia Easy Jet, mentre con Capodimonte abbiamo predisposto un biglietto integrato e una navetta. Per quanto riguarda la Reggia di Caserta, vige infine una progettualità condivisa su larga scala.

Si è voluto implementare l’impiego del digitale nella comunicazione, con addirittura il lancio (previsto a marzo) di un videogame interamente prodotto dal museo, dal titolo Father and Son. Quali sono i progetti in cantiere per il futuro in questo settore?

Abbiamo lanciato un nuovo sito e una campagna social sempre più strutturata; siamo inoltre dotati di una TV del Mann, e partiamo ora con una wi-fi diffusa nel museo che porterà all’utilizzo di app mirate sopratutto alle esigenze del pubblico svantaggiato. Avremo inoltre la sala del plastico di Pompei corredata di sussidi tecnologici all’avanguardia: grazie a un processo di digitalizzazione e modellazione 3D che ha coinvolto gli archeologi dell’Ibam-Cnr e gli specialisti del Laboratorio di archeologia immersiva e multimedia (Laim), sarà infatti possibile navigare dentro il modello ottocentesco, venendo incontro sia alle esigenze di ricerca che a quelle di divulgazione.

Quali mostre ed eventi saranno ospitati nel Museo questa primavera?

Prevediamo nel mese di maggio la riapertura della sezione epigrafica, una delle principali nel suo genere per il valore dei documenti raccolti e per la sua importanza nella storia dell’epigrafia. Da giugno vi saranno invece una grande mostra su La metamorfosi nel mito nel quadro della Rassegna Pompei e la Grecia, una mostra dedicata a Johann Joachim Winckelmann (I monumenti antichi inediti) ed una all’archeologia precolombiana, facente parte della serie di mostre Classico-anticlassico, dedicate a diverse civiltà antiche.

Qual è la valenza in termini turistici del Museo Archeologico, e quali gli obiettivi da centrare per quest’anno?

Nel 2017 il Mann ha previsto il collegamento con il pubblico delle crociere e un accordo con il Comune di Napoli per il rilancio dell’area attorno al Museo. L’obiettivo è la crescita, in termini di relazioni, progetti ed economie dell’area Museo, Galleria, Teatro Bellini, Accademia, S. Pietro a Maiella, con relativi esercizi ricettivi e commerciali e il superamento del numero di 500.000 visitatori.

> di Alessio Russo

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