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Lungo i fiumi del Cilento

  19 Giugno 2016

Un itinerario attraverso le bellezze naturali di una terra ricca di cultura e sapori

Il soggiorno estivo in Cilento non offre soltanto assolate spiagge dove godersi uno dei mari più limpidi d’Italia. Seguendo il corso di alcuni dei suoi fiumi si possono infatti scoprire luoghi di straordinaria bellezza e vivere esperienze uniche a contatto con la natura e la storia. Per chi ama l’esplorazione, sia a piedi, attraverso la ricca vegetazione, sia in canoa, seguendo il vivace corso delle acque, non vi è nulla di meglio che una gita al fiume Calore. Questo nasce dal monte più alto del Cilento, il Cervati, e per lunghi tratti s’infossa tra strette e alte pareti rocciose, producendo cinque escavazioni dette Gole del Calore. Il suggestivo tratto tra la quarta e la quinta gola in estate è accessibile attraverso Felitto, da dove si diramano appunto numerosi sentieri guidati per il trekking e percorsi fluviali. Vi troverete in un angolo di paradiso che somma attrattive naturali, come le “marmitte dei giganti”, enormi fori nelle rocce generati dai mulinelli d’acqua, a quelle storiche come il ponte a schiena d’asino d’epoca medievale. E ce n’è anche per i buongustai: ad agosto, dal 13 al 23, il vicino borgo di Felitto ospita infatti un immancabile evento enogastronomico cilentano, chiamato Sagra del Fusillo Felittese.

Non tutte le meraviglie del Calore sono però visibili alla luce del sole. Le Grotte di Castelcivita, ad esempio, offrono la possibilità di una refrigerante escursione sotterranea, lontano dalla calura e circondati da selve multiformi di stalattiti e stalagmiti.

Anche dette Grotte di Spartaco, con quasi cinque km di lunghezza, di cui 1700 visitabili, sono oltretutto uno dei complessi speleologici più estesi del Sud. Per le famiglie con bambini, gli appassionati del birdwatching, dei picnic, della pesca e delle passeggiate nel verde in bici o a cavallo, l’oasi del fiume Alento (da cui il nome Cilento, in latino Cis Alentum, al di qua dell’Alento), sita in prossimità della diga che ne sbarra il corso, è poi una tappa obbligatoria. Qui, tra le molte attività menzionate, è possibile anche la rilassante gita in battello attraverso un grande lago artificiale.

Se ci si sposta invece nel Basso Cilento, dove scorre il Mingardo, che non a caso Virgilio identificò come il fiume infernale Stige, non si può evitare una visita all’imponente e oscura Gola del Diavolo. Si consiglia inoltre una sosta a San Severino, che domina la gola dall’alto: le vedute sono mozzafiato e le rovine del borgo medievale, ormai abbandonato, nel periodo estivo tornano ad animarsi con feste e manifestazioni culturali. Un luogo davvero capace di coniugare tutti gli interessi è infine l’Oasi WWF di Morigerati, nel Cilento meridionale, dove il fiume Bussento sbuca nuovamente dopo un percorso sotterraneo di alcuni km. Qui potrete intraprendere un tour naturalistico che, partendo dal borgo, ricco di storia e cultura cilentana, giunge attraverso bei panorami sino alle grotte del Bussento, dove si ammirano le suggestive risorgenze del fiume.

Anche la vicina Casaletto Spartano custodisce un tesoro: i celebri Capelli di Venere, meravigliose cascate prodotte dal Rio Bussentino. Questi esempi (ma ce ne sarebbero molti altri) dimostrano insomma come il Cilento spalanchi le sue antiche braccia a un turismo diversificato e dinamico, dove al relax in riva al mare è possibile alternare una sana e rigenerante escursione, senza mai allontanarsi troppo dall’acqua.

> di Alessio Russo

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