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Food & style

  28 Aprile 2016

Al Rione Sanità di Napoli si può assaggiare una delle migliori pizze partenopee, quella di Ciro Oliva. Quarta generazione di Maestri Pizzaiuoli, con una storia iniziata nel 1951, quando Concettina Flessigno Oliva, bisnonna di Ciro, aprì davanti al suo basso, vicino a un’edicola votiva cosiddetta “dei tre Santi” (San Vincenzo, Sant’Anna e Sant’Alfonso) un’improvvisata rivendita di pizze fritte. Oggi Antonio e Ciro, padre e figlio, sono un duo imbattibile alla guida della pizzeria “Concettina ai Tre Santi” e insieme fondono perfettamente tradizione e innovazione.
Mangiare la pizza dagli Oliva è un viaggio nella più autentica e raffinata arte della pizza e non solo.

Grazie alla ricerca e alle sperimentazioni di Ciro, la proposta culinaria si arricchisce di sapori, profumi e accostamenti creativi di prodotti DOP e IGP campani, portando “Concettina ai Tre Santi” verso le nuove frontiere della pizza gourmet.


Curiosiamo in cucina

L’ingrediente preferito di Ciro Oliva è il pomodoro San Marzano dell’agro sarnese-nocerino (DOP) che, secondo alcune teorie, iniziò ad essere prodotto nell’attuale comune di San Marzano sul Sarno nel 1770, arrivato in Campania come dono del vicerè del Perù al re di Napoli. Secondo Ciro, il pomodoro San Marzano è il segreto di un’ottima pizza, da qui la sua preferita: la Margherita Dop, condita con pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala Barlotti, olio extravergine Madonna dell’olivo (prodotto nel salernitano). Ogni stagione Ciro Oliva sperimenta nuove pizze, frutto di un’accurata selezione delle migliori produzioni artigianali campane e italiane, scegliendo rigorosamente prodotti stagionali. Una delle sue specialità è la pizza “Fondazione San Gennaro” condita con antichi pomodori di Napoli, provola, briciole di taralli artigianali e presentata con un cornicione croccante ripieno di salame e provola. Altra creazione di successo è la “Frezzella”, da poter gustare in primavera e in estate, preparata con doppia cottura dell’impasto e farcita a crudo con rucola, pomodori datterini, bocconcini di mozzarella di bufala, tonno rosso di Carloforte e olio extravergine d’oliva.


di Ludovico Lieto

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