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La magia del Massimo Partenopeo

  28 Aprile 2016

Una storia ultracentenaria nel cuore della città

Il teatro San Carlo è il più antico teatro lirico d‘Europa e sorge accanto a piazza del Plebiscito, simbolo della città Partenopea. A volere la sua realizzazione, in un luogo centrale della città, fu Re Carlo III di Borbone, di cui quest‘anno ricorre il trecentesimo anniversario dalla nascita. Il progetto di realizzazione fu affidato all‘architetto Giovanni Antonio Medrano che, in soli otto mesi, lo costruì (4 marzo – 4 novembre 1737).

Il Teatro San Carlo si impose, così, non solo per l‘interesse musicale degli spettacoli, ma anche per la grandiosità dell‘architettura e le decorazioni in oro. A sovrastare l‘arco del proscenio lo stemma del Regno delle due Sicilie che, ancora oggi, è simbolo della storicità del teatro mentre a dominare la sala, il Palco reale, al cui vertice è posta una grande corona dorata il cui panneggio purpureo è retto da due Vittorie alate.

Il Lirico divenne in poco tempo capitale della musica europea anche perchè, in quegli anni, la Scuola napoletana godeva di incontrastata gloria sia nell‘opera buffa che in quella seria.

Nel 1812 un altro prestigioso primato: fu fondata la più antica scuola di ballo italiana. Non bastò l’incendio del 1816 a distruggere la fama del Massimo partenopeo: re Ferdinando I dispose che venisse subito ricostruito ed infatti, in meno di un anno, ritornò al suo antico splendore, con 185 palchi e con una migliore acustica oltre ad un ampliamento del palcoscenico.

L‘incarico della ricostruzione fu affidato all‘architetto Antonio Niccolini, mentre Giuseppe Cammarano dipinse il soffitto raffigurante Apollo che presenta a Minerva i più grandi poeti del mondo. Il teatro San Carlo continuò a essere ambito dai più grandi musicisti e cantanti e tra i suoi direttori artistici figuravano anche Rossini e Donizetti. Nel secondo dopoguerra conquistò un altro primato: è stato, infatti, il primo teatro italiano a recarsi in tournée all‘estero.

«Oggi il Lirico di Napoli continua ad essere un prestigioso teatro con un‘acustica quasi perfetta ed offre stagioni teatrali prestigiose oltre ad investire sulla formazione del pubblico del domani» come spiega Francesca Tesauro, responsabile dell‘ufficio scuola. Infatti, ogni anno, sono tante le iniziative che si prevedono per le scuole, proponendo balletti, fiabe senza tempo e selezione di opere liriche, oltre a tanti progetti come quello della Scuola in canto. «Per vivere le emozioni e la storicità di questo Teatro bisogna entrarci, visitarlo, solo così si potranno vivere impressioni pari a quelle di Stendhal che, la sera dell‘inaugurazione post incendio, entrando in teatro affermò:

Gli occhi sono abbagliati, l‘anima rapita… Non c‘è nulla in tutta Europa che non dico si avvicini a questo teatro ma ne dia la più pallida idea…».

di Claudia Prezioso

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