Senza categoria

home > Senza categoria> Stagione calcistica 2020/2021… cosa ci attende?

Stagione calcistica 2020/2021… cosa ci attende?

  06 Novembre 2020

Il piano di De Laurentis: gli investimenti ci diranno dove il Napoli potrà ragionevolmente arrivare

Il passaggio dalla precedente stagione a quella da poco iniziata si può affermare che neanche è stato percepito, tanto breve è stata la pausa tra la prima e la seconda, a causa di un’anomalia straordinaria, scatenatasi nel marzo 2020 (a seguito del diffondersi della pandemia da Covid-19), con la ripresa dei vari campionati e delle coppe europee, con tristi partite giocate senza spettatori, con improbabili figure cartonate disposte sugli spalti, in favore di riprese televisive sgradevoli e, appunto, l’inizio della stagione in corso. Solo due settimane di stop e… pronti via.

Show must go on…

In casa Napoli il bilancio, per quanto attiene la stagione conclusasi a luglio, conta un mesto 7° posto nel campionato nazionale, solo mitigato dalla vittoria della Coppa Italia, comunque un traguardo, un trofeo da esporre in bacheca per il tecnico calabrese Rino “Ringhio” Gattuso, uomo d’altri tempi, fortemente attaccato al suo lavoro e scevro dal venire a patti e compromessi con il patron De Laurentis, posto che è rimasta allo stato insoluta la questione del rinnovo del contratto, in scadenza a giugno 2021, non avendo accettato clausole capestro.

L’emergenza sanitaria tuttora in corso ha esteso e prolungato i suoi effetti deleteri anche nel mondo del pallone, se è vero come è vero che le quotazioni (comunque eccessive) dei giocatori di miglior fama e rendimento sono calate almeno del 30%, rendendo assai meno appetibili operazioni commerciali in uscita. È il caso di giocatori come Khoulibaly, Milik, Fabian Ruiz, precedentemente destinatari di quotazioni decisamente folli, rispetto alle quali la Società Calcio Napoli ha dovuto, suo malgrado, scendere a ben più miti pretese.

Ad oggi, nel mentre queste considerazioni vengono alla luce, il c.d. calcio mercato non è ancora concluso e non si conoscono le operazioni che il Napoli effettivamente vorrà realizzare, al netto di quelle poste in essere nella precedente sessione (gennaio 2020), che hanno portato a far vestire già di azzurro giocatori come Politano, Demme e Lobotka, rispetto a quelli (Rrahmani e Petagna) che fino a tutto luglio hanno concluso la stagione nelle rispettive squadre di appartenenza (Verona e Spal).

Certamente non di poco conto è stato l’acquisto più costoso della storia del Napoli (dopo quello, di un anno fa, non ancora metabolizzato, stante il rendimento altamente al di sotto delle aspettative, del messicano Lozano), rispondente al nome di Victor Osimhen, talento nigeriano di 21 anni, prelevato dal campionato francese (Lille) e strappato ad una folta concorrenza (specie inglese).

Le prime uscite estive della squadra azzurra hanno evidenziato una grande forza, tecnica e soprattutto atletica, del nuovo giocatore di colore, con prestazioni a suon di goal, che hanno fatto crescere a dismisura l’entusiasmo della torcida azzurra, ospite dell’accogliente comunità abruzzese di Castel di Sangro, nuova sede del ritiro estivo. Ma, si sa, poiché l’appetito vien mangiando, la stessa tifoseria si sta chiedendo che squadra potrà essere il Napoli, il nuovo Napoli, quali potranno essere i nuovi interpreti e quale il miglior modulo di gioco, tale da sfruttare sapientemente le caratteristiche dei singoli, con la sola certezza assoluta, al momento, dell’inamovibile folletto belga Dries Mertens, fresco di rinnovo del contratto per un altro biennio, e sempre più propenso (stando ai rumors in giro) a proseguire la permanenza all’ombra del Vesuvio anche una volta dismessi gli scarpini, rivestendo un ruolo dirigenziale. Sarebbe, questa si, una genialata del patron De Laurentis, vista la statura internazionale del fiammingo.

Insomma, come ogni anno, di questi tempi, le aspettative sono tante e non sarà facile per Gattuso raggiungere l’obiettivo programmato, ovvero rientrare fra le prime quattro in graduatoria (così riconquistando l’Europa che conta), altresì seguendo un brillante percorso di Europa League, magari. perché no, riportando a Napoli la coppa, tanti e tanti anni fa conquistata da Maradona e compagni. La parola, come sempre, passa al gestore principale delle vicende azzurre De Laurentis: i suoi investimenti ci diranno dove il Napoli potrà ragionevolmente arrivare, il tutto con la benedizione di Gattuso e, perché no, nostra. In bocca al lupo!

Antonio di Luna

condividi su: