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Specializzazione e tecnologia avanzata

  12 Maggio 2020

Un percorso interdisciplinare di alta formazione per l’industria manifatturiera

Dopo la “Apple Developer Academy” dedicata al mondo digitale e posta a San Giovanni a Teduccio, anche Leonardo, principale azienda industriale italiana nelle alte tecnologie e tra le prime al mondo nei settori Aerospazio, Difesa e Sicurezza, punta sul territorio campano.
È infatti al via l’Aerotech Academy, il percorso di alta formazione incentrato su tematiche di frontiera dell’ingegneria e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

L’iniziativa, rivolta a un numero massimo di 30 studenti selezionati con un apposito bando e in possesso di un titolo pari almeno alla laurea triennale in Ingegneria o altre discipline scientifiche, si è aperto a marzo e si concluderà a dicembre 2020 presso l’Aerotech Campus di Pomigliano d’Arco. Il campus è infatti sede dei Leonardo Labs, i laboratori di ricerca e innovazione sui materiali e i processi produttivi, concepiti per promuovere lo sviluppo tecnologico e la crescita su larga scala dell’azienda.

L’Aerotech Academy si pone l’obiettivo di offrire un percorso interdisciplinare atto a coniugare metodi di apprendimento innovativi con tecnologie di interesse pratico per l’industria manifatturiera.

Nove mesi di impegno full time, di cui sei in aula incentrati sulla formazione nel settore aerospaziale e tre sulle attività di project work attraverso l’analisi e la risoluzione dei vari casi presi a modello di esperienze lavorative.

Il programma didattico della Aerotech Academy 2020 si articolerà in tre filoni diversi, riguardanti rispettivamente le tecnologie applicate, le aerostrutture, l’industria 4.0 nell’ottica della digitalizzazione e le sfide per i velivoli di nuova generazione.

Il progetto assume una grande rilevanza soprattutto se si pensa ai numerosi siti produttivi del Gruppo Leonardo presenti in Campania. Negli stabilimenti di Napoli e Giugliano in Campania per l’Elettronica, di Nola e Pomigliano d’Arco per l’Aeronautica e di Benevento per l’Elicotteristica lavorano più di 4mila figure altamente specializzate, cioè più del 50% degli occupati campani nel settore manifatturiero regionale.

L’importanza dell’accordo siglato è stata sottolineata anche dal Prof. Antonio Moccia, coordinatore del progetto per la Federico II, il quale ha rilasciato a noi di Dodici Magazine le seguenti dichiarazioni:

«Per la Regione Campania si tratta di una grande opportunità di sviluppo che si fonda sulla solidità di due storiche realtà del territorio. Per la Federico II, in particolare, è motivo di grande orgoglio essere stata selezionata da Leonardo come partner di un progetto molto ambizioso, che vede un consistente investimento industriale nel mezzogiorno e testimonia la vitalità e l’eccellenza accademica e produttiva campana. Altro aspetto importante è che questo accordo permette di incominciare a programmare un’inversione di tendenza nella cosiddetta fuga di cervelli, questa volta ci sarà, sia pure in un settore specifico, una concentrazione di cervelli in Campania».

In merito al futuribile dell’industria manifatturiera altamente specializzata in Campania, il Prof. Moccia si è così espresso: «L’unica possibilità di sopravvivenza in un mondo sempre più competitivo e globalizzato per la Regione Campania, così come per il Paese, è cambiare il paradigma industriale. Bisogna smettere di pensare di poter fare concorrenza ai paesi emergenti e alle tigri asiatiche sul loro terreno della produzione di massa a basso costo, e bisogna concentrare le risorse sulle tecnologie di punta, sull’alta specializzazione, sull’unicità delle competenze, sia perché permettono di creare occupazione stabile nel tempo e in grado di autoalimentarsi e mantenere il proprio knowhow sempre sulla cresta dell’onda, sia perché in Regione Campania esistono eccellenze scientifiche in grado di trainare il processo di innovazione continua».

Il progetto Aerotech Academy sembra dunque racchiudere in sé tutte le premesse per ridurre il gap nelle competenze digitali del futuro e favorire l’apertura a nuove soluzioni tecnologiche.

> di Aurora Rennella

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