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Lissner, il S. Carlo parla francese

  28 Febbraio 2020

Dal 1° aprile 2020 Stéphane Lissner diventerà sovrintendente e direttore artistico del Teatro di San Carlo. Lissner, 67 anni, direttore generale dell’Opéra di Parigi, già alla guida del teatro alla Scala di Milano, primo non italiano al vertice scaligero e del Lirico napoletano,

Forte la sua esperienza nel settore della gestione teatrale: nel 1978 è segretario generale del Teatro di Aubervilliers e condirettore del Centro nazionale di arte drammatica di Nizza. Dal 1988 al 1998 è direttore del Théâtre du Châtelet, e dal 1998 al 2009 è direttore del Festival di Aix-en-Provence. È stato anche direttore generale dell’Orchestre de Paris, direttore musicale del Festival di Vienna, condirettore del Théâtre des Bouffes-du-Nord di Parigi.

Dopo essere stato dal 2005 al 2015 sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala, è poi tornato in Franca, come direttore dell’Opéra national de Paris.

Una scelta precisa, quella del San Carlo, dove a partire da aprile sostituirà la sovrintendente Rosanna Purchia, da 11 anni alla guida del Massimo: al suo attivo un alto livello artistico e produttivo, accompagnato dall’impegnativa missione di rimettere in ordine i bilanci economici. Lissner assumerà anche il ruolo di direttore artistico – anche questo incarico una novità nella storia recente del Teatro – finora ricoperto da Paolo Pinamonti. La scelta, ampiamente condivisa nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione, proietta con decisione il San Carlo in una dimensione internazionale, anche se la prima Stagione “firmata” dal francese, a tutti gli effetti, sarà quella 2021-2022.

Riparte da una buona base, grazie ai conti in ordine della lunga gestione Purchia. Sicuramente Lissner sarà affiancato dal manager Ilias Tzempetonidis, suo storico collaboratore a Parigi ed a Milano, esperto nel formare prestigiosi cast artistici per produzioni di alto livello.

Non nasconde il grande amore per la città il neo-sovrintendente: ama girarla a piedi di notte, come ha dichiarato alla stampa, “lontano dal traffico, in strade dove la cultura è presente ovunque: architettura, teatro, pittura e musica”.

Grande appassionato di cibo e calcio, ha già confermato che, appena gli impegni glielo consentiranno, sarò presente all’altro santo di Napoli, il San Paolo.

Lissner ha già assicurato che molti grandi artisti internazionali hanno accettato il suo invito a calcare le scene sancarliane. Ma, accanto ad una buona programmazione, il suo obiettivo è portare i giovani in Teatro, cosa che farà, assicura, “con una politica molto aggressiva”, fatta di tariffe speciali ed una programmazione dedicata alle nuove generazioni.

Non sarà tifo da stadio, ma quasi…

> di Francesco Bellofatto

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