Benessere

home > Benessere> RUBRICA BUONE PRATICHE: Dopo l’infarto, psicocardio

RUBRICA BUONE PRATICHE: Dopo l’infarto, psicocardio

  19 Novembre 2019

Una avvocatessa, un muratore, un meccanico, un dirigente di azienda, una impiegata, un ex skipper invalido, un pensionato, una casalinga, un militare…

Hanno in comune un evento cardio vascolare che li ha colti nel pieno vigore della loro vita e li ha fatti partecipare ad una esperienza speciale di gruppo. Un incontro pomeridiano, a cadenza quindicinale, che si svolge in una sede prestata dalla Asl, è il punto di avvio di un progetto che prova a sostenerli nella ripresa e nel superamento dell’evento acuto. Il progetto cerca di migliorare lo stile di vita, ma anche di curare l’aspetto psicologico delle persone coinvolte. Tutto questo grazie all’impegno di professionisti, volontari che mettono a disposizione tempo e competenze per organizzare il gruppo esperienziale “Psicocardio”.

I partecipanti confrontano con una psicologa le proprie storie cliniche e le modalità di superamento del trauma, consentendo anche di far emergere problematiche sociali e psicologiche difficilmente esprimibili a livello individuale. “Aver superato un infarto – mi spiega uno dei cardiologi volontari -, non equivale automaticamente ad un recupero fisico, né tanto meno psicologico, in quanto, dopo un infarto la vita cambia”.

Accanto a misure di tipo medico (assunzione di farmaci, controllo dei fattori di rischio…), l’individuo subisce un contraccolpo psicologico, per cui l’alleanza terapeutica tra queste figure professionali aiuta tutti i pazienti a recuperare la gestione della propria vulnerabilità (ansia, stile di vita, rabbia…)

Il gruppo dal 2008 ha avuto una continuità di incontri, non solo in ospedale o in sedi istituzionali, ma anche conviviali, organizzati spontaneamente dai pazienti, che hanno creato una appartenenza e uno spirito di gruppo che ha permesso di inventare una rete che ha provato anche a trasformarsi in forma associativa.

I pazienti hanno creato incontri di autogestione, per continuare questa esperienza, avvicinandosi molto ad un gruppo di auto-aiuto: la loro associazione spontanea si chiama “Whamicardio”.

Questa esperienza, unica nel suo genere ma attualmente sospesa, ha avuto come fondatori il Dott. Luigi Irace e la Dottoressa Valeria Licata, ed ha agevolato forme di prevenzione secondaria, tenendo in qualche modo i pazienti ancorati ad un progetto sulla loro salute, con incontri e occasioni per stabilire relazioni di fiducia ed empatiche. Psicocardio ha ancora attivo un gruppo whatsapp con operatori e pazienti: il simbolo iniziale dei messaggi è un cuoricino.

> di Paola Lamberti

condividi su: