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I “Segni Permanenti” di Pina Della Rossa

  10 Settembre 2019

Qual è il confine tra fotografia – nel senso di cristallizzazione della realtà, secondo la definizione di Cartier-Bresson – e intervento pittorico? Qual è il libero arbitrio dell’artista che interviene sulla fotografia (già in sé ottava arte) per la rielaborazione della realtà catturata da un centesimo di secondo?

Cerca di dare una risposta Pina Della Rossa, docente e artista, attiva sulla scena dell’arte contemporanea sin dagli anni Ottanta, con la mostra “Segni Permanenti”, in programma al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, dal 21 settembre 2019.

Pina Della Rossa focalizza la sua ricerca sulla comunicazione visiva, attraverso il visual design, la fotografia, la pittura, le opere tridimensionali, fino all’uso delle nuove tecnologie digitali e multimediali.

L’artista propone la fotografia come strumento di riflessione e di analisi, una ricerca che vuole essere un ideale ritorno alla pittura. Per Pina Della Rossa pittura e fotografia sono due elementi inscindibili, con un’intensa relazione di linguaggi diversi all’interno della stessa immagine. Il suo intervento si concentra sull’aspetto compositivo, sullo studio del colore e della luce, sui contrasti tonali, sui giochi di piani, e sull’intensità dei particolari, per superare la superficie fisica del quadro, di andare oltre la foto, per ridefinire la dimensione spazio-temporale.

Pina Della Rossa ha esposto in numerose mostre nazionali e internazionali, con artisti di fama, quali: Nobuyoshi Araki, Hidetoshi Nagasawa, Dennis Oppenheim, Daniel Spoerri.

Le sue opere sono in collezioni permanenti presso Enti pubblici e privati, in Musei, in Archivi e in Gallerie di arte contemporanea, di diverse città italiane e all’estero, tra cui MUSEO MADRE di Napoli, MUSEO NAZIONALE di Thebes in GRECIA; MUSEO ALLOTROPYA, Antikyra, GRECIA; MOBIUS Gallery – Cambridge, Massachusetts, USA; Museo CAM Contemporary Art Museum, Casoria (Napoli), MUSEO MACS ARTE CONTEMPORANEA Santa Maria Capua Vetere – Caserta, MUSEAVV – Nizza, The LONDON BIENNALE – Londra e ART HOTEL GRAN PARADISO – Sorrento.

Nel 2016 è inserita nell’ATLANTE dell’Arte Contemporanea a Napoli e in Campania, a cura di V. Trione – per il progetto di ricerca e documentazione del Museo MADRE – Napoli. Ed. Electa.

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