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Economia e musica: la ricchezza della libertà

  21 Maggio 2019

Intervista a Elio D’Anna, musicista, filosofo e fondatore della European School of Economics

Musicista, filosofo, saggista e leader visionario, Elio D’Anna, protagonista tra gli anni ’60 e ’80 della scena del rock, fondando gruppi che hanno fatto la storia della musica progressive internazionale, come gli “Osanna”, gli “Uno” e i “Nova”, è il fondatore e presidente della European School of Economics.

Che rapporto esiste tra musica ed economia?

Come uno strumento musicale che vibra ad un certo ritmo, e può emettere solo quel suono, ogni uomo occupa una strettissima fascia nell’infinito delle tonalità, delle vibrazioni, dei suoni possibili. Se fa attenzione a tutti i suoi gesti e ai suoi pensieri, si accorgerà che tutti i giorni canta la stessa canzone e che il mondo esterno, quello che egli chiama la realtà, non fa che obbedire a quel ritmo, a quel suono, a quella vibrazione. La realtà di un uomo, la sua capacità di fare e quindi di avere, il grado di felicità come il suo destino finanziario, corrispondono perfettamente al suo “rate of vibration”. Il mondo è stretto o meno stretto, largo o meno largo a seconda dell’ampiezza della sua canzone. Chiediti sempre “What song am I singing?” È lo stesso che interrogarti sul tuo destino. Quando sarai capace di ascoltare quella canzone, quando sarai più attento alle note che emetti, potrai riconoscerne la monotonia. Allora sorgeranno anche la volontà e la capacità di allargare il pentagramma. Un leader visionario – un uomo integro – crea e, le sue decisioni saranno sempre il frutto del momento, dell’istante che rivela la sua “eternità”. Tutto è a sua disposizione, piani e programmi sorgono naturalmente, senza sforzo. Egli sa che tutto è parte di una bellissima e rutilante commedia che consente a collaboratori e professionisti di fare ciò che il loro ruolo richiede, è una rappresentazione teatrale … con maschere, ruoli e personaggi che seguono una sceneggiatura. Egli recita il suo ruolo in modo impeccabile, lasciando che il mondo sia libero nel miglior modo possibile. Il mondo è il suo capolavoro senza sforzo o costrizione. La maggior parte dell’umanità è obbediente a una programmazione già fatta e dall’infanzia esegue una musica ipnotica, appresa da cattivi musicisti, cattivi insegnanti, dai genitori che non possono fare altro che trasmettere la canzone che a loro volta hanno imparato. Esistono musicisti grandiosi, titani che spaziano tra i pentagrammi dell’esistenza, che creano e captano la loro musica dall’immenso e c’è chi si rassegna ad eseguire una sola nenia triste, martellando pochi tasti con un dito solo. Una volta capito questo, un uomo non può avere altro obiettivo nella vita che evadere dalla monotonia e dalla povertà della propria musica. Non c’è progetto più grande, non c’è una guerra più sacra che combattere i propri limiti e innalzare il proprio canto.

Che cos’è la creatività?

Tu sei l’essere più ricco e più potente della terra, il più libero dell’universo, ma non lo sai. Questa inconsapevolezza ti rende misero, infelice, mortale. Il tuo livello di libertà, di felicità, la tua ricchezza dipendono dal tuo grado di libertà interna, eppure tutta la tua vita è dedicata a dimostrare il contrario, che tutto è effetto del mondo e che la colpa è sempre degli altri. Quali che siano i ruoli che svolgi sei il creatore di tutto e ogni cosa: questa consapevolezza ti rende ricco, felice, libero. Sei solo tu l’ostacolo che impedisce questa libertà, questa ricchezza, questa felicità. Più sei libero, più sei ricco, in tutti i sensi. L’essere precede l’avere. Nel libro “La Scuola degli Dei” vi è un motto: “Il mondo è un chewing-gum, prende la forma dei tuoi denti” e significa che la tua attitudine, i tuoi stati d’essere, il tuo modo di pensare creano il mondo. Come poggi il piede così si forma il cammino. La prima educazione ti ha abituato a vedere il mondo come causa e tu come effetto. In realtà la divisione tra causa ed effetto è solo creata dal tempo. La stessa “storia” è immaginazione, la storia, il tempo, sono solo una proiezione dell’Adesso, e obbediscono all’Integrità. I personaggi storici sono attori di una commedia scritta in questo istante, che recitano un copione dettato dalla tua fantasia. Non c’è nessun altro e nient’altro al di fuori dell’Adesso. Tutto è una tua meravigliosa invenzione. Tutto sta succedendo “ora”. La vera conoscenza proviene solo dal di dentro. Niente si potrà mai imparare dalla storia. La Storia vive nel tempo e non può far altro che riproporre le sue stesse tragedie e miserie. Sii un Essere unico! Sii originale! Sii creativo! Osa ed abbi il coraggio di osare di più! Non imitare! Stai in piedi da solo. Non fare affidamento su idee prese in prestito dagli altri. Fa che i tuoi pensieri siano originali. Sii te stesso! Chi ha sconfitto il tempo vede che causa ed effetto sono la stessa cosa. Solo tu esisti in quest’attimo. L’universo lo crei tu, adesso, in un battito di ciglia. Tu sei l’artefice e possiedi tutto per creare il mondo come lo desideri. Il Visibile nasce dall’invisibile, così come il suono nasce dal silenzio e il movimento dall’immobilità. Amplifica la tua responsabilità con la comprensione che l’esterno può solo svelare qualcosa che è già accaduto nel mondo delle idee e delle cause, nel mondo in cui la creatività regna sovrana, nel territorio del “Sogno”, una dimensione verticale dell’esistenza che appartiene al mondo invisibile, opposta alla realtà percepibile a due dimensioni del mondo ordinario.

Qual è la chiave del successo dell’European School of Economics?

La rivoluzione apportata dalla ESE è nella consapevolezza che non si debba aggiungere nulla agli studenti, ma piuttosto togliere, alleggerire, far venir fuori la bellezza della loro unicità. Per questo non c’è bisogno di alcun insegnamento esterno ma vi è la necessità di eliminare convinzioni, pregiudizi, idee di seconda mano trasmessi fin dall’infanzia e frutto della vecchia educazione. “Visibilia ex Invisibilibus” è il motto della European School of Economics: la ricchezza materiale, visibile, è soltanto il riflesso della prosperità interiore di un uomo, di un’impresa, di una nazione. La ricchezza, come la povertà, sono l’espressione materiale di una invisibilità che si manifesta a tutti i livelli: l’essere. È un processo che procede dall’interno all’esterno. Il visibile è una proiezione dell’invisibile, ne dipende come l’ombra dipende per dimensione e forma, dall’oggetto che la proietta. Una vera Scuola deve proporre un sistema di idee vitali capaci di interpretare il mondo, di fornire un quadro preciso della condizione dell’uomo e della sua possibile evoluzione. Una vera Scuola deve preparare le cellule di una nuova umanità, individui ispirati da un’etica oggettiva: visionary men, utopisti pragmatici, filosofi d’azione capaci di nutrire il “sogno” di un’economia globale e di una politica di responsabilità planetaria, consapevoli che il proprio miglioramento è condizione di ogni progresso della società. In questa visione, la ESE annuncia l’avvento di una rivoluzione individuale, la nascita di un uomo verticale, dotato di un sesto senso, l’intuizione, e di un settimo senso, il “sogno”. In Italia, la ESE accetta 300 nuovi studenti ogni anno, sia ai corsi di Laurea che ai corsi Master e di specializzazione. Visiting students da tutto il mondo, grazie ai corsi di studio in inglese, vengono accolti nei tre centri di Milano, Roma e Firenze, oppure nei centri internazionali di Londra, New York e Madrid. Per la prima volta è stato realizzato il sogno di una università intercontinentale con una formazione globale dove gli studenti possono muoversi liberamente. Un Campus con aule in tre nazioni ed i cui corridoi attraversano l’oceano abbracciando razze, religioni e culture diverse. Si tratta di un mix unico che ha gli ingredienti del futuro: la bellezza, la cultura classica e la ricerca della verità innata nelle radici della nostra civiltà italiana, il rigore accademico britannico e infine pragmatismo americano. Tre anni di studio in Italia, due lingue straniere, un anno di specializzazione in uno dei più moderni settori dell’economia e della comunicazione, dalla finanza internazionale allo sport, dalla moda alla gestione dei musei e della cultura e, infine, un programma di stage che prevede tre esperienze di lavoro in alcune delle oltre mille grandi aziende italiane e internazionali, per un totale di 9 mesi in tre anni, sono gli elementi insostituibili che compongono la preparazione complessiva di un laureato ESE. In un Paese come l’Italia, dove laurearsi e trovare lavoro è più difficile che in ogni altro paese d’Europa e prende più anni che in ogni altro dei trenta paesi dell’OCSE quello che ha fatto la ESE è poco meno di un miracolo, e dimostra che la disoccupazione non esiste.

> di Francesco Bellofatto

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