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CAMPANIA, OBIETTIVO SALUTE

  04 Gennaio 2019

Le principali eccellenze della sanità pubblica e privata della nostra regione

Sanità pubblica e privata: la Campania punta all’eccellenza in Diagnosi e Terapia, mettendo al centro del Sistema Sanitario Regionale il benessere dei cittadini. Innovazione, ricerca, alta formazione delle risorse umane: viaggio di DODICI Magazine tra i poli della salute nella nostra regione.


Istituto dei tumori “G. Pascale”: il paziente al centro

Seno, ovaio, prostata, vescica, rene, linfomi, melanomi, tumori della testa-collo, del colon-retto, del fegato, tumori polmonari e delle ossa, pancreas e stomaco, forme di tumore più rare, tra cui i sarcomi. Queste le aree di prevalente impegno per il Pascale di Napoli, noto in tutto il mondo per un approccio alle malattie neoplastiche, che integra le attività di ricerca e di cura con quelle di prevenzione e riabilitazione, ponendo ogni utente al centro di un coordinato intervento multidisciplinare, che risponde a criteri di efficacia, appropriatezza, personalizzazione e umanizzazione delle cure. Un Istituto che vanta i migliori strumenti di diagnostica per immagini, ma anche di un’Unità di Oncologia Radioterapica di prima eccellenza dotata del Sistema CyberKnife, il macchinario più moderno per la radiochirurgia e la radioterapia stereotassica per i tumori primari e secondari intra ed extra craniali e per il trattamento ripetuto. Numero uno in Campania per la chirurgia robotica, il Pascale può contare sul sistema “Da Vinci” nella chirurgia addominale, della testa-collo e dell’urologia. Il Pascale, inoltre, è punto di riferimento internazionale negli studi dell’immuno-oncologia, la nuova arma che stimola il sistema immunitario per sconfiggere il tumore. Finora sono stati arruolati più di 200 pazienti nelle sperimentazioni con immunoterapici in tutte le forme tumorali. Alla sperimentazione clinica si aggiunge anche un importante programma pre-clinico sull’individuazione di bio-marcatori e sullo sviluppo di vaccini. Basta parlare dell’Hepavac, l’unico vaccino terapeutico alla prova con l’obiettivo di riaccendere le difese immunitarie spente dal tumore al fegato. Ideato da un gruppo di ricerca internazionale, coordinato dall’istituto Pascale, è stato finanziato dall’Unione Europea. A distanza di tre anni, le agenzie del farmaco di 5 Paesi hanno approvato il protocollo della sperimentazione ed è stato iniziato l’arruolamento dei pazienti per lo studio clinico, dopo i dati incoraggianti ottenuti dai test in vitro. “Il programma della rete oncologica in Campania, una delle poche regioni ad averla attivata – dice Attilio Bianchi, direttore generale del Pascale – prevede la presa in carico del paziente in percorsi dedicati alle singole patologie. La Regione ha identificato nell’Istituto dei tumori di Napoli la cabina di regia della neo istituita rete, oltre alla creazione di una piattaforma informatica all’avanguardia”.


Policlinico Vanvitelli

Oculistica, Oncologia e Diabetologia Pediatrica, Neuropsichiatria Infantile: sono solo alcune delle eccellenze dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, che ospita anche il Centro di Riferimento Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare e il Centro per la riproduzione assistita. La Clinica Oculistica è nella Rete Europea di Riferimento per le malattie oculari rare. Il reparto è attrezzato con percorsi tattili “intelligenti”, bastone elettronico e messaggi vocali per consentire ai non vedenti di potersi muovere da soli. Il Policlinico Vanvitelli rappresenta da anni un punto di riferimento di rilievo nazionale per i pazienti affetti da malattie oculari rare, grazie all’esperienza del team multidisciplinare coordinato da Francesca Simonelli, Direttore della Clinica Oculistica. Il team collabora con la Fondazione Telethon per la ricerca di possibili cure per le Malattie Genetiche Oculari. Questa collaborazione ha permesso la conduzione presso l’Università Vanvitelli del primo studio al mondo di terapia genica per il trattamento di una forma di Cecità Infantile, l’Amaurosi Congenita di Leber. Il Dipartimento di Oncologia e Diabetologia Pediatrica è Centro di riferimento delle patologie pediatriche di alto impatto sociale quali i tumori e il diabete infantile. L`Oncologia Pediatrica segue oltre 1.000 giovani pazienti affetti da neoplasie del sistema linfoemopoietico e da tumori solidi, quali leucemie, linfomi Hodgkin e NH, istiocitosi, tumori ossei, renali, epatici, germinali e rari, neuroblastoma e sarcomi delle parti molli. La Diabetologia Pediatrica si occupa di prevenzione, diagnosi e terapia del diabete mellito in età evolutiva. Tra le peculiarità assistenziali ci sono: il trattamento delle emergenze diabetologiche all’esordio e nel corso del follow up (chetoacidosi ricorrenti e ipoglicemie); screening e gestione delle complicanze con consulenza oculistica e nefrologica; screening della neuropatia diabetica; gestione delle eventuali patologie associate. La Neuropsichiatria infantile rappresenta un’altra eccellenza dell’Azienda Policlinico dell’Università Vanvitelli. Si occupa di diagnosi e trattamento delle epilessie, delle cefalee, dei disturbi del sonno, dell`ADHD (disturbo da deficit di attenzione con iperattività) e disturbi pervasivi dello sviluppo, come autismo, Sindrome di Rett, Sindrome di Asperger, Disturbo disintegrativo della fanciullezza. Punto di riferimento per la Campania sono i Centri Cefalee, Parkinson e Sclerosi Multipla. Tre eccellenza dell’Università Vanvitelli e punto di riferimento per l’intera Regione. Il primo, capofila in tutto il Sud, è una struttura dedicata anche alla ricerca scientifica nell’ambito di un settore della Neurologia che comprende rari disturbi come la cefalea a grappolo e la nevralgia del trigemino. Il Centro Malattia di Parkinson e Disturbi del Movimento della I Clinica Neurologica è impegnato, oltre all’attività clinica, in una serie di studi sui disturbi del movimento, mentre il Centro Sclerosi Multipla della I Clinica Neurologica affianca all’attività assistenziale una costante attività di ricerca che offre ai pazienti l’opportunità di partecipare a protocolli terapeutici sperimentali, nazionali ed internazionali. Nei tre Centri viene effettuata anche un’attività di ricerca scientifica nell’eziopatogenesi delle varie forme di cefalee avvalendosi di tecniche all’avanguardia come la Risonanza Magnetica funzionale. Il Policlinico può contare su uno dei principali centri di ricerca italiani in campo psichiatrico, che collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Università di Londra, la Cornell University di New York, il Karolinska Institutet di Stoccolma e l’Università del Maryland.


 Santobono-Pausilipon

L’AORN Santobono-Pausilipon con i suoi 400 posti letto e 20 specialità attive si conferma centro pediatrico di riferimento per il Mezzogiorno; sono tre, infatti, le nuove convenzioni firmate con l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise, l’Azienda Sanitaria di Potenza e l’Azienda Ospedaliera San Carlo del capoluogo lucano. Gli accordi prevedono la condivisione di protocolli operativi per la gestione dei pazienti pediatrici anche mediante l’utilizzo della telemedicina, la gestione del dolore nei bambini affetti da gravi patologie, la formazione del personale da parte degli specialisti del Santobono e del Pausilipon, l’accoglienza alle famiglie dei piccoli pazienti provenienti da queste regioni. “Queste convenzioni vanno nel segno di quel federalismo solidale promosso dall’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani – dice Anna Maria Minicucci, Direttore Generale dell’AORN Santobono-Pausilipon e Vice Presidente dell’Associazione Ospedali Pediatrici -. Da sempre la nostra Azienda accoglie bambini provenienti dal Molise e della Basilicata; questi accordi potenziano la collaborazione con le strutture di provenienza dei pazienti, così da condividere protocolli operativi, evitando i trasferimenti inappropriati, fornendo consulenza a distanza. La tutela della salute dei bambini deve essere garantita, ove possibile, nei territori di provenienza con una presa in carico condivisa dei pazienti a maggiore complessità di cura che richiedono assistenza in centri di alta specializzazione”. Le convenzioni sono già nella fase operativa, con il percorso formativo in medicina del dolore e cure palliative diretto dal personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Potenza e tenuto dai sanitari dell’ospedale Pausilipon, presso cui è attivo da oltre 4 anni un Hospice pediatrico, la seconda struttura di questo tipo realizzata in Italia. “Questo accordo è importante perché crea una rete di collaborazione interregionale – sottolinea Fabio Borrometi, Responsabile del Centro di Cure Palliative Pediatriche e della Terapia del Dolore presso l’ospedale Pausilipon -. Ritengo che le esperienze maturate al Pausilipon, sia nella gestione dell’Hospice che nella terapia del dolore, possano essere preziose per chi lavora con pazienti affetti da gravi patologie spesso inguaribili”.


Azienda Ospedaliera dei Colli, eccellenza in diagnostica

L’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi, Cotugno e CTO) può avvalersi di strutture all’avanguardia e personale specializzato, a livello europeo, soprattutto in campo diagnostico. I laboratori di analisi ad altissima specializzazione, diretti dal dott. Luigi Atripaldi, sono dotati di apparecchiature di ultima generazione. “La necessità di una diagnosi valida, rapida ed efficace – sottolinea Antonio Giordano, Commissario straordinario degli Ospedali dei Colli, tornato all’Azienda che ha diretto dal 2011 – risponde non solo alla vocazione delle nostre tre strutture, ma anche al mandato della Regione Campania che ci ha inserito nel sistema sanitario regionale per la diagnostica e il trattamento di specifiche patologie”. Oggi il Monaldi è punto di riferimento internazionale nel campo delle malattie cardiopolmonari ed è inserito nell’ambito della rete dell’emergenza cardiologica, nella rete dell’emergenza cardiochirurgica e di chirurgia vascolare e per i pazienti trapiantati di cuore con patologie acute di organo. Inoltre, fa parte delle terapie intensive neonatali. Fiore all’occhiello del Monaldi è il Centro di Chirurgia Laparoscopica e Robotica, guidato da vent’anni dal prof. Francesco Corcione, che effettua interventi di elevatissimo livello nel campo dell’oncologia intestinale e del pancreas. Eccellenti le performance sul trattamento laparoscopico dei tumori del colon. Con l’85% degli interventi eseguiti sul colon con tecnica mininvasiva, infatti, il Monaldi è l’unico centro trainer in Campania, così come certificato da Agenas. Unità Operativa di eccellenza anche quella di Chirurgia Toracica, diretta dal dottor Carlo Curcio, che si avvale di tecniche chirurgiche avanzate (mini-invasiva video assistita e robotica). L’U.O. nel 2017 è stata al primo posto in Italia per interventi chirurgici sui pazienti affetti da tumore al polmone con tecniche mini-invasive in videotoracoscopia o VATS. Di particolare rilievo il Centro Trapianti Cardiaci, che nei primi otto mesi di quest’anno ha effettuato 14 interventi, superando il numero di quelli complessivamente eseguiti nel 2017. La struttura di eccellenza va integrandosi con i servizi di collegamento, in particolare per il follow-up. “Grazie all’unicità diagnostica dei nostri laboratori – spiega il Commissario straordinario – i trapiantati, o in attesa di trapianto, vengono da noi anche da altri centri italiani a farsi controllare”. L’Ospedale Cotugno grazie anche al trentennale impegno del virologo Giulio Tarro, si configura oggi come “Centro di Emergenza Regionale per la Diagnosi e la Terapia delle Malattie Infettive Complesse”, di riferimento per tutto il Mezzogiorno. L’ospedale, inoltre, è polo di riferimento regionale per il trattamento delle meningoencefaliti ed è Centro Regionale di Riferimento Infettivologico per il trattamento dell’insufficienza epatica acuta. Di particolare rilievo la Diagnostica Batteriologica e Virologica: “molte Aziende Ospedaliere, anche fuori Napoli – aggiunge il dottor Giordano – ci chiedono esami specialistici in microbiologia”. L’Azienda Ospedaliera dei Colli è individuata come Hub di II livello, con il Monaldi, nella rete cardiologica e Spoke, il CTO nella rete Ictus, nonché CTZ (Centro Trauma Zonale) nella rete traumatologica e quale Hub nella terapia del dolore.


FINE PRIMA PARTE

> di Francesco BelloFatto, Roberto Conte, Maria Pia De Angelis

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