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Colonnese, l’amore per i libri

  29 Ottobre 2018

Con la scomparsa di Gaetano e Maria, l’impegno è oggi nelle mani di Edgar e Vladimiro

È impossibile non associare il nome Colonnese alla cultura del libro, che a Napoli ha profonde e antiche tradizioni. Con la recente scomparsa di Maria, che con silenzio, sorriso e coraggio, ha mantenuto il timone di Casa Editrice e famiglia, anche nei momenti più difficili, come la scomparsa di Gaetano, oggi il messaggio forte, l’impegno e la filosofia dei Colonnese passa nelle mani dei figli Edgar e Vladimiro: il libro, prima di essere mercato, è cultura e umanità.

Gaetano Colonnese, fondatore della libreria e della casa editrice, nasce a Napoli nel 1941, primogenito di una famiglia numerosa. Completamente autodidatta, è divenuto uno dei più originali editori italiani, colto, curioso, elegante.

All’età di 12 anni comincia a lavorare, nella librerie: Dura, Narciso e Guida Port’Alba. Sono anni di grande fermento culturale, i maggiori scrittori italiani e stranieri passavano per la mitica “Saletta rossa”. Nel 1965, con i pochi libri che possedeva ed altri provenienti da bancarelle, riuscì a riempire le scaffalature di un piccolo locale nel palazzo di fronte al Vecchio Policlinico. Due anni dopo, Gaetano e Maria realizzano un sogno: una libreria tutta loro, incastonata nell’edificio del Conservatorio.

Nel 1966 nasce il primogenito Edgar, in omaggio ad Allan Poe, poi nel ‘68 arriva Vladimiro, in omaggio a Lenin. Parallelamente comincia l’attività editoriale e il fortunato incontro con Renato de Falco. Con le prime collane “I Lilliput” e “I Trucioli”, si comincia a delineare una casa editrice familiare che ha due punti irrinunciabili: il recupero della tradizione, senza mai scadere nell’oleografia e la sperimentazione di nuovi linguaggi. Lunghissimo l’elenco di amici-collaboratori che incideranno nelle scelte editoriali e nello sviluppo dell’attività libraria: tra gli altri, Goffredo Fofi, Renato Carpentieri, Pasquale Scialò, Giulio Baffi, Giuliana Gargiulo, Barbara Alberti, Enzo Siciliano, Lamberto Lambertini, Roberto De Simone, Peppe Barra, Franco Carmelo Greco, Jean-Noel Schifano, Domenico Rea, Dominique Fernandez, Fabrizia Ramondino…

Nel 1978 il best seller “Dedicate all’amore”, le poesie d’amore di Totò, a cura di Franca Faldini e Goffredo Fofi, con introduzione e prefazione di Vittorio Gassman e Antonio Ghirelli: cinque edizioni, cinquantamila copie vendute.

Nel 2004 Gaetano scompare all’età di 62 anni. Un vuoto mai colmato.

Nel 2010 la crisi del settore si fa sentire: i marketplace del libro antico mettono a dura prova il “mestiere” di libraio antiquario, centinaia di librerie chiudono in tutta Italia. Napoli non è da meno: librerie storiche e case editrici centenarie si fermano.

“Si riesce a rimanere in piedi per una ottusa resilienza – ricordano Edgar e Vladimiro Colonnese – e perché la libreria di San Pietro a Majella e la sfera armillare del logo sono le nostre seconde case. Siamo stati concepiti tra i libri, tra quegli scaffali abbiamo vissuto, abbiamo riso e abbiamo pianto”.

> di Francesco Bellofatto

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