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Rubrica: IL TEMPO DELLA POESIA

  27 Aprile 2018

Napoli, città in eterno fermento.

Nessuna città, come Napoli, ha incarnato e incarna ancora il concetto multiforme di poesia. Il senso lirico pare essere, qui, impresso nelle pietre stesse, nei vicoli come nel mare, da Spaccanapoli a Posillipo, dai bassi ai superattici con vista su Capri, tutto di questa scomposta e ridondante prolificazione urbana pare essere fatto a posta per essere descritto, messo lì in posa per essere eternato.

Ma se la chiave poetica è stata squisitamente lirica fino a qualche decennio fa, oggi il panorama si è fatto multiforme, non più il canto aulico dell’idillio ma lo stridulo clangore del disagio, la disarmonia cosmica si è fatta nota dissonante e acuta della nuova musica del verso, e raccoglie un grido globale che giunge e che rimbalza in ogni angolo del mondo.

Penne, riviste e letture si fanno concime per un terreno di lunga e prestigiosa tradizione culturale, che se per certi versi consolida e tramanda il passato, e di esso troppo spesso si fa eco sfacciato, specie in vernacolo, per altri si affranca anche da esso e si risolve in voci personalissime e assolutamente cosmopolite. A fare da cassa di risonanza sono le poche ma vive riviste di letteratura poetica della città, Levania (Iuppiter) diretta da Eugenio Lucrezi, Trivio (Oédipus edizioni) diretta da Antonio Pietropaoli, Achab, (Ad est dell’equatore) che però non si occupa esclusivamente di poesia, diretta di Nando Vitali, accendono i riflettori su autori consolidati e nuovi, ne tratteggiano la cifra stilistica, e nel contempo attestano la vitalità di questo genere primo della letteratura, ce ne mostrano una sorta di certificato di esistenza in vita.

Se leggerne non ci bastasse, a farci toccare con mano poeti e poesie sono gli incontri di lettura e le presentazioni di libri che, diffusi più o meno in tutta la città, trovano il loro centro più accreditato nel Caffè-Bistrot letterario Il tempo del vino e delle rose, che apre i battenti nel dicembre del 2015 inaugurando l’apertura con una vera e propria dichiarazione di intenti: “25 poeti per il 25 dicembre”.

Sede di una delle rassegne poetiche più note e prestigiose della penisola, “La poesia al tempo del vino e delle rose”, curata dal poeta Bruno Galluccio, il Caffè nei suoi incontri ospita grandi voci poetiche e promesse future (info sulle pagine fb).

Ma questo non è un approdo bensì l’inizio di un viaggio nella città poesia: Napoli.

> di Rosanna Bazzano

Poetessa

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