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DIECI ANNI DI IDEE PER NAPOLI

  03 Aprile 2018

Stop alla fuga dei cervelli: la parola d’ordine de “Il Sabato delle Idee” edizione 2018

Marco Salvatore: Mettiamo in rete le migliori competenze dei nostri giovani

È da nove anni che proviamo a lanciare nuove idee per la città e per i suoi ‘punti deboli’ che possono e debbono diventare i suoi punti di forza: su tutti Bagnoli, Scampia ed il Porto”. Così lo scienziato Marco Salvatore, direttore scientifico dell’IRCCS SDN sintetizza il lungo lavoro de “Il Sabato delle Idee”, il pensatoio da lui stesso fondato nel gennaio del 2009 che è appena ripartito con la sua decima edizione.
Da quell’idea iniziale è nato un pensatoio stabile che ha messo in rete alcune tra le più importanti istituzioni accademiche, scientifiche e culturali della città di Napoli, dall’Istituto Italiano per gli Studi Storici alla Città della Scienza. Nove anni in cui “Il Sabato delle Idee” ha radunato a Napoli, per progettare per Napoli, alcuni tra i più autorevoli intellettuali italiani ed internazionali (tra gli altri Jacques Attalì, Edgar Morin, Jaen-Noel Schifano, Raffaele La Capria, Roberto Saviano, Remo Bodei) ma anche e soprattutto i principali esponenti della classe dirigente del paese e del mondo delle professioni (come l’ex Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, l’ex Presidente del Consiglio, Mario Monti, il presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali, Giuliano Volpe, e l’ex Presidente dell’Autorità garante per la privacy Stefano Rodotà). “Riflessioni sempre orientate alle esigenze ed alle opportunità per il futuro dei giovani nel Mezzogiorno del Paese”, ricorda Marco Salvatore. E i giovani saranno protagonisti anche dei temi e dei luoghi della decima edizione del Sabato delle Idee che anche quest’anno ritornerà nelle scuole e accenderà i riflettori anche e soprattutto sulla valorizzazione delle periferie urbane, da Ponticelli a Scampia, e sulle grandi occasioni che le nuove tecnologie offrono alle nuove generazioni, come avverrà in un incontro dedicato a “Lavoro e robotica”. Dal primo incontro del 2018 è già nata una nuova idea. “Se la fuga dei cervelli diventasse semplicemente una proficua circolazione dei cervelli non staremmo più parlando di un problema ma bensì di una grande opportunità”. Ecco la proposta di Marco Salvatore che ha aperto la decima edizione de “Il Sabato delle Idee”. “Quello che manca all’Italia è un collegamento virtuoso con i nostri migliori cervelli sparsi per il mondo le cui esperienze e le cui capacità possono e devono diventare un patrimonio per il sistema della ricerca del nostro Paese” ha spiegato Salvatore lanciando l’idea di “una collaborazione sistematica e periodica tra le Università e i Centri di Ricerca italiani e le nostre migliori intelligenze che lavorano all’estero che potrebbero diventare le migliori guide per i ricercatori che lavorano in Italia”.

Una proposta subito raccolta da Gaetano Manfredi, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che ha precisato come “spesso uno dei grandi problemi del sistema universitario italiano è l’eccesso di burocrazia e soprattutto l’applicazione di regole previste per gli Enti Pubblici in un contesto completamente diverso, come nel caso del divieto di svolgere altre attività per i docenti universitari equiparati ai dipendenti pubblici”.

La soluzione tecnica per Manfredi può essere quella del “doppio contratto che leghi i nostri migliori cervelli sia alle Università estere sia alle Università o ai Centri di Ricerca italiani”. In questo modo “non ci sarebbero più drastiche scelte di fuga ma la possibilità di creare dei Network internazionali di ricerca nei quali unire proficuamente più Paesi”.

> di Arianna Caputo

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