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Rubrica Pediatria: il bambino con la febbre

  19 Gennaio 2018

La febbre è da sempre il terrore delle mamme. Non una malattia, ma un sintomo, una risposta dell’organismo del bambino ad un determinato stimolo nocivo esterno (virus, batteri, etc) per tenere lontano questi germi. E’ una difesa dell’organismo in quanto la maggior parte dei microbi patogeni viene uccisa ad una temperatura più elevata.

In un individuo sano, la temperatura corporea è tra 36,4 e 37,2 gradi centigradi. Tuttavia durante la giornata l’ambiente termico interno subisce variazioni legate all’attività di alcune sostanze biologiche secrete conritmo circadiano. In particolare al risveglio si registrano temperature più basse, mentre nel tardo pomeriggio questi valori possono raggiunge e superare i 37°.

La temperatura varia leggermente nelle diverse parti delcorpo.

La temperatura rettale – quella che rappresentativa meglio la temperatura centrale – è solitamente pari a 37-37,5°, circa mezzo grado superiore alle altre.

Oltre che per un’infezione batterica o virale, la febbre può insorgere anche come causa secondaria di specifiche malattie o derivare dall’utilizzo di alcuni farmaci.

CLASSIFICAZIONE DELLA FEBBRE

FEBBRICOLA: se non supera i 38°C

CONTINUA: se la febbre persiste nel tempo

REMITTENTE: se le fluttuazioni quotidiane non tornano mai ai valori basali

INTERMITTENTE: se la febbre sale e scende durante il giorno per tornare alla normalità verso il mattino.

RICORRENTE: episodi febbrili intervallati da periodi di tempo più o meno lunghi di apiressia.

Come si cura la febbre?

La febbre non si deve curare! Si deve capire la causa della stessa e “tenerla a bada” se crea malessere. Come abbiamo visto la risposta febbrile altro non è che un potente ed efficace mezzo di difesa, quindi l’aumento di temperatura può essere considerato come una vera e propria medicina che il nostro corpo possiede per difendersi.

Privare l’organismo di un sostegno così importante assumendosubito farmaci antipiretici, potrebbe in molti casi avere effetto contrario rispetto a quanto sperato. Dunque, se la febbre non è particolarmente elevata, la terapia più efficace è il riposo abbinato alle classiche raccomandazioni che prevedono il consumo di pasti facilmente digeribili, l’abbondante assunzione di acqua e l’utilizzo di antipiretici come Paracetamolo (Tachipirina, Acetamol, etc) o Ibuprofene (Nurofen, Moment Kids, Frevalt, Fluibron febbre e dolore, etc) dopo aver superato una certa temperatura corporea. Questo limite è assolutamente soggettivo: ci sono alcuni bambini che con 37.5 °C stanno male ed altri che con 39 giocano e si alimentano tranquillamente. La febbre è un allarme se accompagnata da altri sintomi: se il bambino è normale, attivo, reattivo, non è nemmeno necessario abbassarla subito.

I bambini sotto i 3 mesi di vita con febbre, vanno sempre fatti visitare subito e preferibilmente tenuti in osservazione con un ricovero per approfondimenti diagnostici e cure adeguate.

Considerando le numerosissime cause d’origine della febbre i medicinali dovranno essere prescritti esclusivamente da un medico dopo un accurato esame diagnostico. Se la temperatura permane elevata per più di 3-4 giorni dall’inizio della terapia è bene interpellare nuovamente il medico per esaminare eventuali complicanze.

> di Thaililja Gagliardo

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