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L’albo illustrato, un linguaggio trasversale

  09 Aprile 2020

L’editoria salvata dai bambini

In un settore in crisi, la letteratura per i ragazzi va in controtendenza e continua a essere un segmento trainante, registrando una crescita positiva. In dieci anni la vendita è aumentata dal 10.5%, soprattutto sul mercato italiano e il 39% dei diritti italiani venduti viene da questo settore. I lettori più “forti” sono i piccoli.

«La Campania è potenzialmente un terreno fertile per l’editoria per ragazzi, ma c’è ancora tanto lavoro da fare soprattutto in termini di rete tra operatori del settore. Viviamo in una regione che culturalmente sta crescendo grazie al lavoro continuo di librai attenti che creano solide comunità di lettori sparse sul territorio, e grazie a un numero sempre maggiore di docenti appassionati, che propongono i codici visivi come strumento didattico». La pensa così Ada Natale, illustratrice e editore di Barometz.«Cerchiamo di proporre libri di qualità, ai quali lavoriamo con grande cura e dedizione, proprio perché crediamo possano essere validi strumenti non solo di svago, ma anche di conoscenza».

Fino a qualche anno fa la narrativa illustrata era vittima dello storico pregiudizio secondo il quale fosse un prodotto editoriale esclusivamente pensato per i lettori più piccoli. «Ancora oggi – spiega Ada –permane un residuo di questa idea dell’albo illustrato, ma è proprio grazie ai lavori pregevoli di alcuni illustratori italiani, molto apprezzati anche all’estero, uno su tutti a mio parere Lorenzo Mattotti, che l’illustrazione ha raggiunto un ventaglio più ampio di utenti, diventando un linguaggio trasversale adatto a comunicare in modo differente a seconda che lo decodifichi un adulto o un bambino».

Un motivo per cui la narrativa illustrata non ha subito cali in termini di mercato è che, a differenza del romanzo che richiede tempo nella lettura, ha il vantaggio di essere apprezzato immediatamente, «non solo per la sua brevità sostanziale, ma soprattutto perché l’immagine, a differenza della parola, parla subito all’occhio e al cuore», precisa Natale.

> di Alessandra Volpe

 

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