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Adotta un Filosofo per rimetterti in gioco

  30 Maggio 2019

Nell’epoca della semplificazione e del sapere liquido il pensiero va alla riscossa. L’idea di Europa, la memoria storica e l’attitudine alla riflessione al centro del progetto di formazione per gli studenti delle scuole superiori “Adotta un filosofo”. Promossa dalla Fondazione Campania dei Festival, l’iniziativa ha riscosso un notevole consenso stando ai numeri, inizialmente destinata a sessanta scuole, ha infatti registrato un numero di domande di partecipazione superiore alle aspettative, sono ottanta le scuole aderenti, tanto da spingere la Fondazione a coinvolgere altri filosofi, oltre i ventidue che avevano già sposato il progetto.

“La partecipazione delle scuole è stata eccezionale, segno che c’è voglia di capire, di confrontarsi, di interrogarsi”, ha sottolineato il curatore Massimo Adinolfi. La buona notizia è che il pensiero non va in cantina a dispetto di altri contrastanti segnali, i giovani della Campania dimostrano la loro voglia di mettersi in gioco per sviluppare l’attitudine alla riflessione filosofica. Forse perché il vecchio andante “cogito ergo sum” non ha mai perso la sua attualità e perché l’affidare il peso della propria esistenza a valori solo materiali ha dimostrato, in questi ultimi anni, tutta la sua fragilità, lasciandoci esposti e incapaci di affrontare i problemi della contemporaneità.

Schierati in campo testimoni d’eccezione come Biagio De Giovanni, Aldo Masullo, Fulvio Tessitore, Vincenzo Vitiello, che hanno offerto la loro candidatura alla simbolica adozione da parte di un istituto superiore della Regione insieme a molti altri studiosi. Il professore Aldo Masullo ha motivato la sua adesione al progetto ricordando che: “le istituzioni servono ai cittadini per diventare liberi, e si diventa liberi attraverso il pensiero. Iniziative come questa meritano di essere valorizzate con la partecipazione di tutti”.

Le attività sono state articolate in una serie di incontri degli studenti degli ultimi anni, con i professori e gli studiosi di filosofia, loro “affidati”, che hanno discusso il significato storico della cittadinanza europea, in una fase di transizione molto importante che rimette il tema dell’Europa unita al centro del dibattito di molte nazioni. “I filosofi e gli studenti potranno lavorare a quella che dovrebbe essere la missione preminente della scuola: la realizzazione dei sentimenti nell’individuo e la conoscenza di essi grazie alla più antica e più forte delle forme di relazione umana: il dialogo”, ha ribadito Ruggero Cappuccio, direttore artistico del Napoli Teatro Festival. È seguita poi una fase laboratoriale in cui, sui temi affrontati, sono stati prodotti degli elaborati nella forma testuale o multimediale. Una commissione composta dagli stessi filosofi ha giudicato i sei migliori lavori. A tre studenti di ogni scuola vincitrice è stata offerta la possibilità di partecipare a un viaggio di istruzione presso le istituzioni dell’Unione Europea.

I migliori lavori sono stati premiati in una cerimonia pubblica in cui tutti gli studenti coinvolti hanno ricevuto una tessera, valida per due persone, che consentirà l’accesso gratuito a tutti gli spettacoli del Napoli Teatro Festival Italia e la possibilità, per un anno, di visitare gratuitamente le mostre allestite presso il Madre-Museo d’Arte contemporanea Donnaregina. L’auspicio di questo progetto è stato rivendicare all’uomo ciò che è dell’uomo: la sua capacità di pensare. Un nuovo umanesimo, giocato sui banchi di scuola, con ottimi ciceroni nel labirinto del presente: un importante lascito per le generazioni del futuro.

> di Vincenza Alfano

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