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Metrò, la storia incontra il futuro

  21 Gennaio 2019

Il tempio Isolimpico al centro del progetto di Fuksas per la Metropolitana

Dopo diciotto anni di scavi, la stazione Duomo della linea 1 della Metropolitana aprirà nel 2019, ma sarà completata nel 2020, con la sistemazione dei reperti archeologici, con un percorso alla scoperta dell’antico tempio dei Giochi Isolimpici.

L’innovativo progetto, che coniuga le esigenze di mobilità di una delle aree più trafficate della città, con la tutela e la riscoperta delle tracce dell’antica Neapolis, porta la firma di Massimiliano e Doriana Fuksas, che hanno sviluppato una nuova proposta per la stazione Duomo partendo dalle prescrizioni che la Soprintendenza aveva indicato per la copertura vetrata dell’area archeologica contenente il basamento dei giochi olimpici.

L’area archeologica, musealizzata in un piano sottostante la piazza, viene messa in comunicazione, attraverso due travi-parete vetrate, con il piano sottostante di ingresso alla Metro. In questo modo la luce naturale attraverso la copertura vetrata raggiunge il mezzanino della stazione inducendo anche una suggestiva relazione con i reperti archeologi.

Dal piano di sbarco degli ascensori e lungo le scale mobili fino alla banchina di attesa dei treni il viaggiatore sarà accompagnato in un “percorso sensoriale” scandito da una soluzione illuminotecnica che riprodurrà i colori delle diverse ore della giornata combinando dal celeste chiaro all’arancio del tramonto e dal crepuscolo alla notte.

“Nella stazione Duomo – sottolinea Ennio Cascetta, presidente della Metropolitana di Napoli – si realizzerà un viaggio nel tempo e nello spazio partendo dai ritrovamenti archeologici fino ad arrivare alle intuizioni architettoniche moderne di Fuksas. Si riesce così a mettere insieme archeologia e architettura in un connubio che rende la stazione Duomo una delle più belle di Napoli e credo d’Europa”.

> di Maria Pia De Angelis

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