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Lucarelli: giornali e web insieme contro le fake news

  24 Ottobre 2018

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania in campo contro le fake news

In Campania il mondo della comunicazione è in costante evoluzione. Tra le realtà nate on line, Fanpage si è ormai affermata – per numero di utenti – come uno dei principali siti di informazione italiani. Anche i portali dei quotidiani regionali – Il Mattino, la Repubblica, Corriere del Mezzogiorno e Roma – riescono oggi a realizzare un’efficace sinergia tra carta stampata e web. Caso a sé quello de ildenaro.it, che continua ad essere un punto di riferimento per l’economia del Mezzogiorno.

“Viviamo una particolare fase di transizione – afferma Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania -: la carta stampata mantiene una sua autorevolezza soprattutto nel campo delle inchieste e degli approfondimenti, mentre il web ha un vantaggio competitivo sulla tempestività e l’accesso, ormai alla portata di tutti. Ma sul web registriamo anche errori, che spesso vengono rettificati in ritardo, quando hanno già prodotto una serie di danni, errori dovuti alla fretta, ma anche alla mancata verifica delle notizie”.

Che cosa si può fare per arginare le fake news?

C’è bisogno di una forte sinergia tra giornalisti e polizia postale, sono necessari maggiori controlli e una nuova legislazione a livello europeo. I danni provocati dalle fake news riguardano l’opinione pubblica e l’economia, e in alcuni casi mettono a rischio anche il sistema democratico e la stessa tenuta sociale.

Le analisi settoriali ci dicono che è in costante aumento il numero di giovani che si aggiorna attraverso il web…

L’informazione digitale può essere efficace e tempestiva, ma deve essere fatta bene, quindi va affidata ai giornalisti. Il web garantisce un accesso più facile alla professione, che tuttavia non corrisponde a una maggiore occupazione, in quanti i veri contratti giornalistici sono pochi a fronte di enormi potenzialità. Al lavoro vediamo giovani, però utilizzati come free lance. Per regolarizzare il settore, in Campania è stata approvata la Legge regionale per l’Informazione; adesso stiamo lavorando per approvare anche il regolamento. Nel testo, c’è ampio spazio anche per il web, ovviamente salvaguardando l’occupazione giornalistica: sul piano degli incentivi saranno premiate quelle testate che assumeranno con contratti regolari.

Con la digitalizzazione emergono una serie di nuove figure professionali…

Oggi, anche i grandi gruppi editoriali chiedono al giornalista di essere multicanale, di essere in grado, cioè, di girare video, montarli e scrivere per la rete. Nuove competenze che trovano spazio anche nel settore della comunicazione pubblica, dove la digitalizzazione, le piattaforme e i media digitali hanno velocizzato il rapporto tra istituzioni e cittadini. Le istituzioni, attraverso un uso quotidiano e costante dei social, riescono a dialogare non solo con il mondo dell’informazione, ma soprattutto in modo diretto e immediato con la cittadinanza. In tal senso anche l’informazione classica fa molto meno filtro rispetto al passato.

> di Francesco Bellofatto

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