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Niguarda e Cardarelli, sinergia tra eccellenze ospedaliere

  23 Ottobre 2018

Chirurgia, terapia intensiva e gestione delle emergenze: accordo strategico tra gli ospedali di Milano e Napoli

Creare sinergie e instaurare collaborazioni, trasferire quanto di buono si è realizzato nel tempo e sfruttare il know how per crescere e innovarsi reciprocamente.

Sono questi alcuni degli obiettivi che il Cardarelli di Napoli e il Niguarda di Milano stanno realizzando attraverso un protocollo di intesa che vede le due Aziende ospedaliere protagoniste di una sorta di gemellaggio. A Milano, il primo degli appuntamenti istituzionali ha visto fianco a fianco il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, con le direzioni strategiche ed i medici dei due ospedali a discutere dell’unica cosa che conta: la salute dei cittadini.

“Due giornate di lavoro – dice il direttore generale del Cardarelli Ciro Verdoliva – per sancire una collaborazione e un confronto tra le due Aziende ospedaliere. I nostri specialisti hanno discusso, tra l’altro, di medicina interna, peri-operatoria e stroke. Confronti realizzati a partire dalle similitudini, sia strutturali che di attività, portati avanti focalizzandosi sulle eccellenze; ed entrambi gli ospedali hanno molto da dire in questo senso”.

L’obiettivo è quello di migliorare la consapevolezza organizzativa e favorire in specifici ambiti, lo sviluppo di nuove attività di carattere clinico. Per questo si è deciso di articolare il confronto puntando su tre livelli: un inquadramento complessivo, evidenziando anche similarità e differenze per il ruolo delle due Aziende ospedaliere nel contesto regionale e metropolitano e per l’assetto organizzativo; un confronto su aree di attività omogenee tra le due organizzazioni, come l’area di emergenza/accettazione con i processi operativi in Pronto Soccorso, il bed management e la gestione delle ustioni gravi, le reti tempo-dipendenti (dal politrauma maggiore alla gestione dello Stroke, alla rete infarto Miocardico Acuto), l’area chirurgica (con l’interazione tra chirurgia e terapia intensiva post-operatoria), l’area medica con il percorso peri-operatorio (ossia prima e dopo la fase chirurgica) dei pazienti fragili e la valutazione della complessità dei pazienti; un confronto su attività puntuali rispetto alle quali sviluppare le collaborazioni di interesse clinico o gestionale.

“Il Niguarda e il Cardarelli sono due grandi ospedali pubblici con quasi un secolo di storia e di assistenza – commenta Marco Trivelli, direttore generale del Niguarda – E sono molto simili: entrambi sono sede di tutte le specialità cliniche; entrambi sono ospedali di riferimento metropolitano e regionale per le urgenze e per settori particolari, come il trattamento delle grandi ustioni, la medicina iperbarica e il centro antiveleni; hanno dimensioni simili. Inoltre, sebbene non siano né poli universitari né Istituti di ricerca (IRCCS), Niguarda e Cardarelli conducono attività di ricerca clinica e di base in collaborazione con Università e centri di ricerca internazionali e rappresentano un grande polo di attrazione per la formazione post specialistica”.

> di Valentina Busiello

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