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CAMPANIA, LA GRANDE BELLEZZA

  20 Luglio 2017

Riorganizzazione del sistema turistico: parla il Direttore Rosanna Romano, alla guida del settore regionale

La Regione Campania è in procinto di avviare un processo di ascolto e partecipazione del sistema turistico che condurrà ad una programmazione strategica pluriennale, come previsto dalla Legge. “La Campania – spiega Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo – sta orientando le prime azioni di immediato avvio sulle seguenti priorità: rendere efficiente i servizi di accoglienza e informazione turistica; programmare un rinnovato marketing della destinazione; connettere e mettere in rete il territorio e l’intera offerta turistica, utilizzando gli strumenti digitali”.

A che punto è la riorganizzazione del sistema?

La Campania possiede un potente strumento per affrontare la competizione turistica: una offerta ampia e conosciuta in tutto il mondo. Per vincere la competizione tuttavia non basta l’offerta: serve organizzarla. Da questo punto di vista, il lavoro da fare è appena iniziato ed è molto complesso. Il primo cantiere che la Giunta ha scelto di aprire è quello dei servizi al turista, con una grande rete di uffici di accoglienza e informazione in ogni angolo del territorio, accompagnata da una efficiente infrastruttura digitale. E’ in fase di start-up la nuova governance turistica prevista dalla Legge del 2014, con gli ambiti territoriali (le aree turistiche ), i poli turistici (le destinazioni) e la nuova Agenzia regionale (una vera e propria D.M.O.) in fase di avvio. Anche sul fronte del sistema delle imprese, infine, è stato compiuto un grande sforzo aggregativo, con ben 14 distretti turistici avviati, un record per l’Italia.

Su quali forme di turismo punta la Campania?

La varietà del portafloglio di offerta fa della Campania un posto unico al mondo: cultura, natura, mare, grande archeologia e arte contemporanea, cucina, tradizione e cultura popolare. Ognuno di questi elementi è oggetto di una straordinaria notorietà internazionale. Il turista può qui costruire una esperienza di viaggio vicina ai propri sogni ed alle proprie possibilità, tra una grande varietà di proposte e alternative. E’ proprio questo mix di offerta a rendere la Campania leader nel Mezzogiorno con 18 milioni di presenze turistiche. I grandi attrattori culturali continuano a crescere in numeri e ad attrarre visitatori, grazie anche ad una rinnovata capacità manageriale di valorizzarli in modo moderno, come sta accadendo per esempio a Caserta e Paestum. La strategia della Regione è connettere questa “grande bellezza” ad una bellezza più nascosta, quella delle destinazioni minori e meno conosciute del territorio. Ciò potrà soddisfare nuovi target di domanda fuori stagione e sviluppare anche qui forme di turismo in forte crescita in tutto il mondo: turismo outdoor e della natura, turismo esperienziale ed altre forme più contemporanee di turismo culturale.

Quali iniziative ha messo in campo la Regione?

La Giunta ha approvato un complesso piano di mobilità turistica che abbiamo iniziato ad attuare collegando i poli turistici principali con le aree interne: alta velocità fino al Cilento, treni storici per collegare i maggiori attrattori culturali, vie del mare con traghetti speciali dalle città ai centri minori, bus turistici in costiera.  Tutto il sistema di incentivazione e sostegno all’imprenditoria servirà a questa logica di sviluppo turistico delle destinazioni minori e della loro connessione con le aree a maggior densità turistica. Da questo punto di vista, un lavoro meno visibile ma altrettanto essenziale è quello in corso sul raccordo dei diversi strumenti di programmazione dei fondi a disposizione: piano di sviluppo rurale e strategie delle aree interne consentiranno maggiore integrazione delle politiche ed efficacia delle azioni di sviluppo del sistema imprenditoriale in queste aree.

> di Tina Andreoli

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