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1971/2016: quarantacinque anni dopo

  19 Giugno 2016

Il suono dei Pink Floyd torna nell’Anfiteatro romano di Pompei

Nell’ottobre del 1971 i Pink Floyd girarono “Live at Pompeii”, pellicola diretta dal regista Adrian Maben, all’interno del Parco Archeologico della cittadina campana. A 45 anni di distanza da quell’evento, David Gilmour – chitarrista della leggendaria band britannica – ritorna negli spazi dell’Anfiteatro Romano di Pompei con due concerti, il 7 e l’8 luglio 2016, celebrando un primato assoluto: sarà il primo musicista a tenere un rock-concert con pubblico in questo luogo unico al mondo. Nel 1971 i Pink Floyd, prima rock-band a suonare negli scavi pompeiani (ma senza pubblico sugli spalti!), registrarono il loro “Pink Floyd: Live at Pompeii” dal 4 all’8 ottobre 1971.

«Ero a Parigi allora – ricorda il regista Adrian Maben – non conoscevo nessuno dei Floyd, telefonai al loro manager Stephen O’Rourke chiedendogli di incontrarlo a Londra. Ci incontrammo, gli esposi la mia idea di realizzare un film con la band. Passarono sei mesi e non ebbi sue notizie: lo ricontattai per fissare un altro incontro. Quando tornai a Londra, con lui c’era David Gilmour che mi chiese quale fosse la mia idea. Inizialmente volevo realizzare qualcosa che fosse un mix tra l’arte della band e i quadri di Magritte, De Chirico o di pittori contemporanei come Tinguely.

Per caso, mesi dopo, mi trovai a Pompei con la mia ragazza per visitare il museo e gli scavi.

Ci fermammo a mangiare un panino sotto un sole meraviglioso sui gradini dell’Anfiteatro. Nel pomeriggio mi accorsi di aver perso il portafogli.

Corsi nell’Anfiteatro per cercarlo e lì ebbi l’illuminazione: era il posto giusto per il film perché c’era silenzio, mistero, storia, magia, morte e sesso. I Pink Floyd avrebbero risvegliato quel luogo con la loro musica!

Impiegammo sei giorni solo per trasportare, caricare e montare tutte le apparecchiature. Solo dopo ci accorgemmo che non c’era la corrente necessaria per far funzionare il tutto! Quando i ragazzi della band arrivarono da Londra fu imbarazzante dir loro ciò e la cosa creò molte tensioni. Risolvemmo il problema solo tre giorni dopo collegando un lunghissimo cavo tra l’Anfiteatro e il Santuario della Madonna di Pompei!».

Il film di Maben si poneva in antitesi con i grandi raduni-rock della fine degli anni Sessanta e generò una sensazione filmica degna di una ideale ‘anti-Woodstock’: niente pubblico, niente spettatori, nessuna folla urlante ma solo la musica, potente e meravigliosa, dei Pink Floyd e le rovine dell’antica Roma.

Un momento irripetibile della storia del rock, che il solo Gilmour contribuirà a rievocare con la sua chitarra e con il suo “Rattle That Lock World Tour 2016”.

>di Michelangelo Iossa

Foto di mr. Adrian Maben

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