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ria di porto di Napoli. La nostra attenzione in ambi-     elencate si traducano in un concreto sviluppo oc-
to di tutela dell’ambiente è dunque massima, ed in        corrono interventi infrastrutturali importanti, come i
tutta la Regione abbiamo capitanerie impegnate ad         dragaggi e i lavori per la nuova darsena di levante.
esempio nel controllo degli scarichi e dei depuratori.    Bisogna inoltre intervenire sulla viabilità, che presen-
Sentiamo fortemente la responsabilità di preservare       ta numerose carenze, anche a livello di sicurezza,
per le generazioni future, pur compatibilmente con        sul sistema fognario, sull’elettrificazione delle ban-
le attività commerciali che vi si svolgono, un mare       chine. Spero, per rifarmi al titolo di Anna Maria Or-
che concepiamo come uno dei più preziosi tesori           tese, che il mare torni a bagnare Napoli, e aggiungo
della Campania.                                           che tra le riqualificazioni necessarie c’è anche quella
                                                          del molo Beverello, vero e proprio biglietto da visita
Passiamo al tema istituzionale più attuale. Con           della città. Come Capitaneria ci attendiamo molto
l’approvazione del decreto legislativo che san-           dal termine di questi anni di commissariamento e
cisce l’accorpamento sotto un’unica Autorità              dall’introduzione di cambiamenti che portino a una
Portuale di sistema, siamo alla vigilia di grandi         più efficace visione strategica.
cambiamenti per i porti del Tirreno Centrale
(Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia).              E per quanto riguarda Salerno e Castellam-
Cosa ne pensa?                                            mare?
Accolgo molto positivamente il decreto di riorganiz-      Il porto di Salerno è una realtà dinamica, ultima-
zazione, razionalizzazione e semplificazione delle        mente interessata da un’importante valorizzazione
autorità portuali. La legge n. 84 del 1994 cominciava     del polo crocieristico, nell’ottica di una pianificazio-
d’altronde a risentire dell’evoluzione normativa e del    ne che vuole rilanciare la connessione porto-città.
riassetto che hanno avuto altri porti concorrenti a       Il porto di Castellammare, invece, soffre anch’esso
livello europeo e mediterraneo. Sono stati ora indi-      di un importante deficit strutturale: la mancanza di
viduati e affrontati, finalmente, alcuni asset fonda-     un bacino di costruzione, che speriamo possa rien-
mentali. Si pensi al passaggio dai comitati portuali a    trare nel progetto di implemento delle infrastrutture.
un comitato di gestione, molto più agile, di valenza      Sarebbe un intervento necessario in considerazione
istituzionale, che può garantire un supporto molto        della storica vocazione cantieristica di Castellamma-
importante per la governance del presidente dell’Au-      re - vi fu costruita e varata l’Amerigo Vespucci, che
torità del Sistema Portuale. Andiamo incontro a una       ancora desta meraviglia in tutti i mari del mondo - e
necessaria semplificazione, con poteri decisionali        della presenza di un patrimonio di maestranze che
meno avviluppati da lacci burocratici, e si tende ver-    non va assolutamente disperso.
so la managerializzazione della struttura, con chiari
obiettivi strategici, mansioni e responsabilità.          Tornando all’Autorità  di Sistema Portuale del
                                                          Mar Tirreno Centrale, come si relazioneranno
Entrando nello specifico del porto di Napoli,             al suo interno le diverse realtà?
come vede il suo futuro?                                  La filosofia del decreto di riorganizzazione consiste
Quello di Napoli è un porto, come spesso si sotto-        proprio nel fatto che porti così ravvicinati, come Na-
linea, dalle potenzialità enormi. Ha per cominciare       poli e Salerno, non debbano e non possano farsi
numeri molto importanti: oltre due milioni di mq di       concorrenza. È assolutamente necessario fare si-
specchio acqueo, 75 posti di ormeggio per 30 ban-         stema, e questo significa soppesare le tipologie di
chine, la cui lunghezza supera gli 11 km, silos opera-    movimentazione o di traffico mercantile nei singoli
tivi e depositi costieri per 21mila metri cubi, cantieri  scali, razionalizzarle, ed ottimizzarle in un quadro ar-
navali che danno lavoro a una maestranza di circa         monico.
1.500 unità. Può inoltre vantare una multifunziona-       Sono ottimista sul fatto che il varo di questa riforma
lità che altre realtà non possiedono, in quanto mo-       consentirà il superamento di alcune logiche campa-
vimenta passeggeri, cabotaggio, prodotti petroliferi.     nilistiche e concorrenziali, penalizzanti il sistema re-
Ma è anche vero che per far sì che le potenzialità        gionale, e in generale lo sviluppo del paese.

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