Page 5 - Dodicimagazine Ottobre 2020
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Daniela Rocca                                   Cari Lettori,

direttore responsabile

                                                Come si dice? Quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo ed

Direttore responsabile                          il gioco, nel post Covid 2020 si è fatto duro davvero. I campani si sono

Daniela Rocca                                   messi “in gioco”. Seriamente. Come fanno sempre. Cominciando da

Coordinamento editoriale e redazionale          Dodici che in questo numero sarà diverso dal solito. Un numero tut-

Maria Pia De Angelis                            to web, con una formula rinnovata e pensata per conciliare il rispetto

Alfredo Mercuri                                 delle norme anti-Covid e il desiderio di mantenere saldo il rapporto

Massimo Vertola                                 con la città, consentendo ai lettori di seguirci comunque e scaricare il

Segreteria di redazione                         magazine integralmente dal nostro sito. Una novità che si aggiunge a

segreteria@architesto.com                       tante altre, d’altra parte molte cose sono cambiate e cambieranno an-

                                                cora nei prossimi mesi. La formula sarà identica alla rivista cartacea:

                                                attenzione per il territorio, la cultura, la bellezza.

                                                La Campania, grazie alla storia e alla forza della società e delle impre-

                                                se, gode di un grande potere di seduzione culturale nel mondo, certi-

                                                ficato da recenti classifiche e dalla incessante affluenza di turisti che

                                                abbiamo continuato ad avere anche in questo periodo di emergenza.

                                                Alla cultura e alla creatività e alla loro capacità di dare vita alla soft

                                                economy, un’economia che punta sulla qualità valorizzando l’identità

                                                delle comunità e dei territori, rispettando l’ambiente e incorporando

                                                bellezza.

                                                Nel 1990 il politologo americano Joseph Nye in un articolo apparso

                                                su The Atlantic, rivista di politica ed economia statunitense, coniava il

                                                termine ‘soft power’. Il concetto, ripreso e ampliato successivamente

                                                dallo stesso autore in un best seller dal titolo omonimo, veniva con-

                                                trapposto all’hard power statunitense, fondato sull’idea che l’affer-

                                                mazione nazionale si basa su aspetti hard quali il prodotto interno lor-

                                                do, la difesa dei confini o la potenza militare. Nye proponeva, invece,

                                                una più efficace via europea soft, in grado di influenzare il mondo e

                                                quindi competere, facendo leva sul convincimento e sul potere di se-

                                                duzione della cultura. Sono passati quasi trenta anni e per uno strano

                                                giro della storia, la teoria di Nye torna a essere di grande attualità.

                                                E su questa scia, in questo momento di apparente catatonia, non bi-

                                                sogna abbassare la guardia, ma puntare sul “fattore cultura” che rac-

                                                chiude i concetti di formazione, innovazione e ricerca, attrezzandosi,

                                                con prudenza e determinazione, per le battaglie del futuro, a cui que-

                                                sto numero di Dodici è interamente dedicato.



Hanno collaborato a questo numero               Buona lettura

Alessandro Aita, Silvia Barbato, Laura Bufano,

Nunzia Caricchio, Francesco Castagna,

Simona Ciniglio, Alessandra Clemente,

Marco Cutillo, Antonio Di Luna, Andrea Grillo,

Pino Imperatore, Massimo Lo Cicero,

Barbara Napolitano, Arcangelo Pisano,

Aurora Rennella, Daniela Rocca,

Ignazio Senatore, Loredana Troise,

Valeria Viscione, Alessandra Volpe



                                                               d



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