Page 5 - Dodicimagazine - Aprile 2021
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Daniela Rocca Cari Lettori,
direttore responsabile
Per la copertina del nuovo numero di Dodici abbiamo scelto il saluto
Direttore responsabile tra i due presidenti, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
Daniela Rocca e il Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Una stretta di mano e un
Coordinamento editoriale e redazionale guardarsi negli occhi tesia sottolineare la fiducia e la speranza in un
Maria Pia De Angelis domani migliore, che superi il deserto lasciato ieri dal virus e oggi dalla
Alfredo Mercuri incertezza, partendo da tre parole chiave: uguaglianza di possibilità ,
Massimo Vertola merito e solidarietà . Non a caso il titolo Draghi e cavalieri, mutuato
dalle immagini più ricorrenti nell’arte. Il cavaliere, nella sua scintillan-
Hanno collaborato a questo numero te armatura, lancia in resta, a cavallo del suo destriero si getta all’at-
Alessandro Aita, Silvia Barbato, Laura Bufano, tacco del nemico coadiuvato dal drago dal grande e fiammante cuo-
Nunzia Caricchio, Simona Ciniglio, re. Così i nostri eroi si avventurano nella ressa della politica incapace
Alessandra Clemente, Antonio Di Luna, spesso di osservare il paese con l’attenzione che merita. Per ripartire
Giuseppe Farese, Andrea Grillo, davvero servono riforme radicali nella nostra economia e nella nostra
Bob Lovano, Arcangelo Pisano, società affinché sia possibile attuare l’articolo 3 della Costituzione «È
Aurora Rennella, Daniela Rocca, Elena Roy, compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico
Ignazio Senatore, Loredana Troise, e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini,
Valeria Viscione, Alessandra Volpe impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva parte-
cipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e
sociale del Paese».
«Ripartire, ricostruire, rinascere. Ne abbiamo gran bisogno. E siamo
capaci di farlo. È una delle cose che ci riesce meglio. Dopo ogni guerra
c’è una ricostruzione, dopo ogni depressione arriva un’età dell’ottimi-
smo e del progresso», afferma Federico Rampini nella prefazione al
suo libro I cantieri della storia. Una affermazione che mi trova del tutto
d’accordo. Ma a farmi riflettere è stato soprattutto quel «quando tutto
sembra perduto, sta per sorgere una nuova luce all’orizzonte». Le rina-
scite non finiscono mai.
E benché la situazione attuale sia molto critica, con una stagnazione
economica prolungata, profonde disparità tra le regioni, una perdita di
competitività economica nel mondo e un eccesso di burocrazia, a cui
si sono aggiunte nuove crisi (euro, immigrazione, pandemia) è neces-
sario diffondere ottimismo e determinazione, guardando alla Cultura
come leva fondamentale della nostra ripresa. Cultura come comunità ,
economia circolare, orizzonte di lavoro, convivenza solidale. La Cultura
con cui non solo si cresce e ci si identifica come cittadini dialoganti,
ma la Cultura come volano di ripresa, come seme di economia forte e
sostenibile.
Su questo numero di Dodici, abbiamo scelto di raccontarvi le storie di
chi si è preso sulle spalle i propri sogni, deciso a realizzarli. Come la
storia della giovane startup campana, la Wonderlab che ha assunto il
compito di promuovere ogni forma di cultura digitale. C’è poi la rifles-
sione di Roberto Danovaro, presidente della Stazione Zoologica Anton
Dohrn per proteggere il mare. Abbiamo poi la riqualificazione della ex
base Nato che si trasforma in “bene collettivoâ€. E poi la visione euro-
mediterranea di Adriano Giannola, presidente Svimez, del Sud Italia
hub mediterraneo del più grosso mercato al mondo. C’è molto, davvero
molto altro ancora in questo numero di Dodici, ma lascio a voi il gusto
della scoperta.
Buona lettura
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