Sport

home > Sport> Maddaloni, educare con lo sport

Maddaloni, educare con lo sport

  17 Ottobre 2019

Lo sport come strumento per educare i giovani ed accompagnarli in una crescita sana, questo il motto del maestro Gianni Maddaloni che, da sempre al servizio della sua periferia, l’area nord di Napoli, ed esempio per tante realtà, difende a denti stretti il suo lavoro e lotta per realizzare sogni sempre più ambiziosi. “Credo sia importante parlare di sport come educazione – esordisce il Maestro – che deve condurre il bambino, a partire dai 5 anni, senza limiti d’età, perché il movimento è fondamentale”.

L’attività sportiva e sociale di Maddaloni si svolge nella sede di Viale della Resistenza a Scampia attraverso la Star Judo Club – Associazione Dilettantistica senza scopo di lucro nata nei primi anni ‘90 – e il Centro Sportivo Sociale Gianni Maddaloni Onlus. Tra le vette raggiunte, l’oro olimpico a Sidney 2000 di Pino Maddaloni, figlio di Gianni, che ha sempre seguito negli allenamenti. “Lavoro in questa zona dal 1992, quando Pino mi disse: papà devi fare qualcosa per me – ricorda Maddaloni – poi mi ha ricambiato appieno, il vero guadagno è l’energia umana”. Pino, oggi Responsabile della Sezione Giovanile Judo delle Fiamme Oro e Supervisor IJF, Federazione Internazionale di Judo, ricorda i suoi primi passi col padre: “è stato prima di tutto un amico e compagno; ricordo l’emozione dei piedi sul tatami e il piacere della sua presenza come maestro: col tempo ho capito che cosa era il judo. Poi c’è stato l’oro olimpico, che è stato prima di tutto un suo sogno”.

Nato e cresciuto nell’area nord di Napoli, al Rione San Gaetano, ultimo di 8 figli, Gianni impara presto che quando si è in tanti ci si può permettere poco. Da questo nasce la sua scelta di permettere a tutti di praticare sport gratis o, quando possibile, con una retta minima che include tutta la famiglia. Star Judo Club non è solo sport: è diventata con gli anni un vero e proprio centro sociale, luogo di riscatto per chi ha sbagliato e punto di riferimento per i più deboli. “Ospitiamo 5 detenuti la mattina e 4 la sera, sono ai servizi sociali. Questa scelta – spiega il Maestro – dipende dal mio vissuto: mio fratello fu ucciso in un carcere in Sicilia. Credo che tutti debbano avere una seconda possibilità. C’è poi il capitolo di chi non può fare la spesa, in questo mi aiuta un imprenditore di Posillipo e la Caritas di Volla”. C’è inoltre l’opportunità di effettuare visite specialistiche gratuite, grazie alla collaborazione della LILT, Lega Italiana contro i Tumori, guidata a Napoli dal professor Adolfo Gallipoli D’Errico.

Il 2019 è stato un anno ricco di soddisfazioni: il presidente della IJF ha nominato il Maestro Maddaloni Ambasciatore del Judo per la Pace; lo Star Judo Club è stato chiamato a partecipare alla cerimonia di apertura dell’Universiade per rappresentare lo sport e i suoi valori; la tv giapponese NHK, ha realizzato un documentario intitolato “Scampia educa il Giappone”.

Prossimo obiettivo è la realizzazione della Cittadella dello Sport nella ex Caserma Boscariello, a poca distanza dall’attuale sede; nel progetto saranno coinvolte circa 10.000 persone. Creare strutture di accoglienza ed aggregazione nelle periferie resta il punto centrale dell’attività di Gianni: “Sono un grande sognatore – dichiara orgoglioso – e sono molto credente, ho un’energia positiva: sognavo le Olimpiadi e Dio mi ha ascoltato, sognavo una Cittadella dello Sport per la mia gente e la costruiranno; sognavo di portare nelle scuole l’attività motoria e c’è una proposta di legge in tal senso. Ci saranno meno bulli per le strade perché un bambino di 5 anni imparerà, oltre al fair play, le regole e i valori dello sport”.

Sogna e vive per la sua gente il Maestro: “Scampia non vuole essere più ‘etichettata’ – conclude Pino – e una Cittadella dello Sport aiuterà a realizzare un progetto di riscatto e di speranza”.

> di Tina Andreoli

condividi su: