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Clima. Obiettivo 30/50

  24 Aprile 2019

Alleanza per il futuro

Scienziati, studenti e ricercatori aderiscono all’appello per l’ambiente

Due giornalisti, Marco Merola e Marcello Milone, e un architetto-scrittore, Francesco Escalona, danno vita a “Clima.Obiettivo 30/50”, Comitato per l’adattamento e il contrasto al cambiamento climatico, chiamando a raccolta cittadini e scienziati, studenti e ricercatori, chiunque si senta parte attiva, con l’intento di unire le forze migliori del territorio per sensibilizzare opinione pubblica e attori politici.

“L’adattamento ai cambiamenti climatici è uno dei pilastri fondamentali della politica climatica globale – afferma Paola Fiore, Coordinatrice Nazionale per l’Italia del The Climate Reality Project di Al Gore, una delle più prestigiose associazioni ambientaliste al mondo -. L’Italia deve guardare ai paesi transfrontalieri e dell’area mediterranea, offrendo agli stessi le proprie conoscenze e buone pratiche”. Paola Fiore è intervenuta con i promotori di “Clima.Obiettivo 30/50” al Teatro Delle Palme, nell’ambito di un dibattito, che ha delineato la realtà internazionale come quella napoletana.

“Napoli si sta confrontando, con sempre maggiore frequenza, con gli impatti di fenomeni come bombe d’acqua, ondate di calore e siccità prolungate – dice Valeria D’Ambrosio, Professore di Tecnologia dell’Architettura all’Università di Napoli Federico II -. Dagli studi emerge che gli scenari di impatto già a medio termine (dal 2040 al 2070) rivelano una totale inadeguatezza della città a garantire condizioni di vivibilità e sicurezza. Ciò rende indispensabile l’avvio di programmi e interventi di adattamento orientati all’incremento delle condizioni di vivibilità e sicurezza”.

“Nelle città, gli alberi producono benefici ambientali – aggiunge Giorgio Vacchiano, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università di Milano – abbattendo l’inquinamento chimico e acustico, migliorano la nostra salute, neutralizzando gli effetti delle ondate di calore, e ci danno sicurezza trattenendo la pioggia e rallentando il deflusso superficiale dell’acqua. Investire nella gestione delle foreste e degli alberi in città è l’unica strada per collaborare con la natura e, insieme, rendere la nostra società pronta alle sfide climatiche”.

Per Francesco Escalona esistono tutte le condizioni perché Napoli promuova un grande e innovativo piano per il verde urbano gestito, come ben fa per l’acqua pubblica, per utilizzare al meglio i fondi esistenti in Città metropolitana e nell’Agenda 20/30”. “Purtroppo – aggiunge Marco Merola – le azioni di contrasto e adattamento al cambiamento climatico continuano a non comparire nell’agenda politica italiana. Si registra, invece, una maggior presenza del cambiamento climatico tra i temi trattati sui giornali e nei Tg. Il problema è come i media parlano di questo argomento. Male, in maniera incompleta, talvolta assolutamente fuorviante. L’obiettivo principale del progetto giornalistico Adaptation e del comitato Clima.Obiettivo 30/50 è informare in maniera completa e responsabile le persone affinché siano consci di quel che sta succedendo a livello globale e, al contempo, capiscano che il loro apporto può essere fondamentale per invertire la tendenza”.

Clima.Obiettivo 30/50 intende dare un’informazione corretta e rigorosa sui temi ambientali, accendere i riflettori su quanto sta accadendo a livello mondiale in termini di ricerca e programmazione, stimolare il dialogo e il confronto tra esperti, istituzioni e cittadini. “L’obiettivo – conclude Marcello Milone – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli attori politici sulle necessarie azioni da intraprendere a tutela della salute delle persone e dell’ambiente, soprattutto in considerazione che siamo alla vigilia dell’ultima finestra per adoperare fondi europei e nazionali necessari a mettere in sicurezza il nostro Paese”.

 > di Alessandro Tasini

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