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QUANDO L’AGONISMO È CHIMICA: RONCELLI AL CONI CAMPANIA.

  28 Luglio 2017

Sergio Roncelli, il nuovo presidente del Coni Campania.
Intervista con il nuovo presidente regionale: "rafforzerò il rapporto col mondo della scuola. "

Classe 1945, una laurea in Chimica, varie cattedre tra istituti superiori e la facoltà di Scienze MM.FF.NN. della Federico II, con numerose pubblicazioni scientifiche all’attivo. Stella d’Oro al Merito Sportivo, a 23 anni nasce la passione per lo sport col Tennis Tavolo, prima da atleta, poi da dirigente. Sergio Roncelli è il nuovo presidente del CONI Campania.

Presidente, congratulazioni per la sua elezione. Un’elezione che nasce da un amore lontano per lo sport…

Ripenso spesso al mio percorso nel mondo sportivo, che nasce nel 1968, quando mi avvicinai al mondo del Tennis Tavolo da semplice atleta curioso di questa disciplina. Bastò poco però per fare un passo avanti, perché nel 1970 già ebbi il primo incarico federale di Vice Presidente Regionale, diventando 10 anni dopo Presidente Provinciale della FITeT e poi Regionale dal 2002 ad oggi, mentre nel 1992 arrivò anche la nomina nella Federazione Hockey su Prato, prima come Delegato Provinciale, poi dal 2012 in chiave regionale. Parallelamente già dal 1984 iniziai ad operare nell’ambito della giunta del CONI Provinciale di Napoli, per divenirne vice presidente dal 2005, poi Delegato Provinciale dal 2013 ed oggi, con onore ed umiltà, inizio il mio cammino alla guida del CONI della Campania.

La sua candidatura è maturata alla chiusura del ciclo condotto da Cosimo Sibilia. Una decisione dettata da una qualche necessità del sistema o dalla ricerca di specifici obiettivi?

Mi piace pensare che la scelta è stata quasi naturale, sia per lo stretto rapporto di collaborazione con il presidente uscente, sia per il consenso che si è andato a costruire intorno al mio nome, tant’è che mi sono ritrovato ad essere l’unico candidato: un bel messaggio di unità e coesione mandato dal nostro mondo sportivo. Tutt’oggi ancora sono tesserato come atleta e partecipo alle competizioni del Tennis Tavolo come “veterano”, riuscendo a mantenere quel contatto quotidiano con il mondo degli atleti e dei tecnici, fondamentale per recepire ed affrontare i tanti problemi e le tante esigenze che il territorio chiede di affrontare, ma allo stesso tempo desideroso di portare avanti ed evolvere progetti in embrione o già avviati. Quindi potrei dire che la risposta sta nel mezzo.

Su cosa sta puntando maggiormente il CONI?

Il CONI ha il compito di supportare le Federazioni e di promuovere la pratica sportiva. Stiamo in primis rafforzando il rapporto col mondo della scuola, convinti di poter contribuire nella lotta ad alcuni mali dei nostri giorni come la sedentarietà e l’obesità infantile, ma anche la violenza ordinaria, promuovendo i corretti stili di vita che lo sport porta insiti nel proprio DNA. Poi si sta puntando tanto sulle competenze e sul settore giovanile, come dimostra l’innumerevole quantità di titoli ed atleti di alto livello, che devono ben far sperare per gli anni a venire.

Sfide, obiettivi ed orizzonti: cosa riserverà il suo mandato?

La sfida principale riguarda l’Universiade di Napoli 2019, l’appuntamento più importante che aspetta la nostra regione, occasione per tornare dopo quasi tre decadi ad investire seriamente nello sport e nelle infrastrutture campane che, nonostante tutto, hanno rivelato uno stato meno grave di quello percepito. Il lavoro di concerto con la Delegazione e l’Agenzia Regionale delle Universiadi ha portato alla selezione degli impianti da ripristinare, senza intervenire su nuove costruzioni, perché già esiste ciò che serve: si interverrà ad esempio sullo Stadio San Paolo, sull’Albricci, sulla Scandone e sul CUS. Il tutto senza tralasciare le necessità ordinarie, con atti di pressing politico o di consulenza come nella controversia relativa allo Stadio Arturo Collana, con posizioni nette di monitoraggio e garanzia per l’applicazione della legge regionale sullo sport o nel supporto a vari enti per l’accesso alle agevolazioni del Credito Sportivo.

> di Carlo Cantales

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